DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

10 Gennaio 2023

Una nuova terapia contro il colesterolo


AGIPRESS – Valori troppo alti di colesterolo possono ostruire le nostre arterie, in quanto favoriscono il restringimento del lume provocando infarti e ictus. Meglio quindi intervenire attraverso farmaci oppure integratori specifici che spesso sono i favoriti, nel caso in cui l’ attività fisica e una dieta equilibrata non siano sufficienti a proteggerci.

Integratori a base di riso rosso fermentato contenenti monacoline con effetti collaterali comparabili a quelli delle statine. A questo proposito però, la commissione europea è intervenuta per introdurre un nuovo regolamento che vieta in tutta Europa la vendita di integratori contenenti singole porzioni per uso giornaliero con quantità uguale o maggiore a 3 milligrammi di monacolina da riso rosso fermentato, in quanto avendo effetti collaterali assimilabili a quelli delle statine e potendone acquistare senza una ricetta medica, è stato deciso di limitare il livello di monacolina all’ interno degli integratori.

Dunque gli integratori vanno bene nei pazienti in cui si ha un livello leggermente alterato di colesterolo e a patto che il dosaggio di monacolina sia basso, negli altri casi meglio ricorrere alle statine. Quando neanche le statine riescono a riportare il livello di colesterolo nella norma, è possibile affiancare farmaci contenenti ezetimibe. Se nemmeno questi farmaci sono sufficienti, si ricorre ad un anticorpo monoclonale somministrabile sotto cute 2 volte al mese.

La ricerca ha pensato però anche a quei pazienti che non rispondono a nessun farmaco. E’ arrivata infatti a Careggi una terapia chiamata Inclisiran, che include farmaci biologici specifici prendendo come bersaglio la proteina PCSK9, responsabile dell’ accrescimento del colesterolo. La somministrazione avviene con un’iniezione 2 volte l’anno in ospedale, un vantaggio da non sottovalutare in quanto richiede meno sacrificio ai pazienti che non dovrebbero più assumere un farmaco frequentemente e che migliorerebbe la risposta alla terapie. Inclisiran interagendo con l’mRna “silenzia” il gene dell’ enzima PCSK9. AGIPRESS

di Clarissa Vatti

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto