Cinque appuntamenti, a cura di Cooperativa Archeologia, realizzati per condurre i visitatori tra i luoghi più insoliti della città . Si inizia domenica 6 con l’Opera del Duomo
AGIPRESS – FIRENZE – Storia, arte e grandi personaggi. Dai tesori conservati nel museo dell’Opera del Duomo, ai cimiteri monumentali della città , fino alla Basilica di Santa Croce e alle ville medicee patrimonio dell’Unesco. A novembre si rinnovano gli appuntamenti con EnjoyFirenze, il calendario di visite guidate di Cooperativa Archeologia, realizzate in compagnia di guide ed archeologi esperti, per condurre i visitatori tra i luoghi più insoliti della città , ma non per questo meno affascinanti. Cinque le date in programma, dedicate ad altrettante attrazioni che fanno parte della storia più autentica di Firenze. La prima da segnare in agenda è domenica 6 novembre, alle 17,30, con “Il grande Museo dell’Opera del Duomo”, che conserva oggi la più importante collezione al mondo di scultura sacra medievale e rinascimentale fiorentina, ospitando 750 opere tra le quali capolavori dei maggiori artisti del tempo: Donatello, Michelangelo, Ghiberti, Della Robbia, Arnolfo di Cambio, Andrea Pisano, Pollaiuolo, Andrea del Verrocchio. Presenti anche le tre porte del Battistero, in un trionfo di dorature che esaltano i dettagli delle sculture e la ricostruzione dell’antica faccia del Duomo, cosଠcome concepita da Arnolfo di Cambio. Per il Museo è previsto l’ingresso gratuito ogni prima domenica del mese per i residenti nell’Area Metropolitana di Firenze con il Giglio Pass, ritirabile presso le biglietterie fisiche di Piazza Duomo n.14/a e Piazza San Giovanni n. 7.
Da non perdere, questo mese, le visite ad alcuni luoghi sepolcrali iconici. La prima, venerdଠ11 novembre (ore 15,30) è dedicata a “L’Isola dei Morti: il Cimitero degli Inglesi”, un cimitero lontano dalle solite rotte turistiche, costruito nel 1828 fuori dalle mura della città e fonte di ispirazione per numerosi artisti, come Arnold Bocklin con il suo celebre dipinto L’Isola dei Morti. Completamente diverso per stile dai cimiteri cattolici, ospita innumerevoli artisti anglosassoni che nel diciannovesimo secolo soggiornarono di frequente a Firenze, fervente centro culturale dell’epoca: tra gli altri, la poetessa inglese Elisabeth Barret Browning, ma anche Giampietro Viessuex e lo storico Davidsohn.
Domenica 13 novembre, invece, tappa fuori dalla città con “La Villa Medicea di Cerreto Guidi e il Museo storico della Caccia e del Territorio” (ore 10,30), riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, insieme alle altre ville e giardini medicei del territorio fiorentino. La Villa venne costruita nel 1556, impiegando i materiali della diroccata Rocca dei conti Guidi e della seconda cerchia di mura, da Cosimo I nei pressi del Padule di Fucecchio, come residenza di caccia e presidio territoriale. L’edifico è caratterizzato da due rampe d’accesso “a scalera”, denominate “ponti medicei” e deve in parte la sua fama alla tragica vicenda di Isabella de’ Medici, figlia prediletta di Cosimo I ed Eleonora da Toledo, morta qui nella notte fra il 15 e il 16 luglio 1576. All’interno della villa sono esposti ritratti della famiglia Medici e mobili di varia epoca e provenienza, oltre a mappe e plastici che illustrano i rapporti della villa con l’habitat del padule. Al primo piano è allestito, dal settembre 2002, il Museo Storico della Caccia e del Territorio, che ospita una raccolta di armi da caccia e da tiro dei secoli XVII-XIX, oltre a curiose testimonianze iconografiche.
Sabato 19 novembre (ore 11) è in programma invece il secondo appuntamento dedicato ai cimiteri monumentali con “Il Cimitero delle Porte Sante e la Basilica di San Miniato al Monte”. I partecipanti inizieranno la visita nel bellissimo Cimitero Monumentale delle Porte Sante, situato in uno dei punti più alti della città , dove riposano e vengono ancora sepolti i fiorentini, di nascita o di adozione, che per le loro opere ed il loro pensiero meritano un ringraziamento da parte della città . Da lଠpoi l’itinerario porterà all’attigua Basilica di San Miniato al Monte per scoprirne la splendida facciata in marmo bianco e verde, con al centro il mosaico raffigurante San Miniato, la Vergine e Cristo. Visita anche dell’interno, con il meraviglioso pavimento con raffigurazione dello zodiaco, che, oltre alla suggestiva cripta, conserva opere di grande valore, come la Cappella del Crocifisso di Michelozzo, con le volte in terracotta invetriata di Luca della Robbia, e la Cappella del Cardinale del Portogallo.
Ultimo appuntamento domenica 20 novembre (ore 15) con “La Basilica di Santa Croce”, uno dei monumenti fiorentini più celebri e celebrati nel mondo, non solo per la sua architettura e per gli splendidi cicli di affreschi, ma anche per l’eccezionale complesso delle sepolture degli “Italiani illustri” qui conservate e cantate dal Foscolo nei Sepolcri. Fu proprio quando visitò Santa Croce che lo scrittore francese Stendhal venne colto da uno strano senso di stordimento dovuto alla meraviglia della Basilica, dal quale nacque l’appellativo di sindrome di Stendhal.
Gli appuntamenti sono a pagamento e su prenotazione obbligatoria allo 055-5520407 oppure a turismo@archeologia.it
AGIPRESS