I risultati relativi al 2012. E’ la regione italiana con il più alto rapporto tra abitanti e treni in circolazione. Soddisfatto del servizio il 77%. La critica maggiore sulla puntualità
AGIPRESS – FIRENZE “ Donne, giovani, istruiti, studenti ed impiegati. Questo l’identikit dell’utente tipo del treno regionale in Toscana nel 2012. Un’utenza che usa il treno regionale con elevata frequenza, soprattutto, ma non solo, per motivi di studio e lavoro, che sceglie il treno in gran parte per ragioni economiche ma anche per la sua comodità e praticità . E in misura del 77% si dichiara molto o abbastanza soddisfatta del servizio ferroviario regionale, anche se gli utenti abbonati sono decisamente più critici degli utenti occasionali.
Questi i risultati che emergono dal rapporto “Gli utenti del treno regionale in Toscana. Anno 2012“, effettuato nel quadro del Sistema d’indagini di “customer satisfaction” con cui la Regione Toscana acquisisce ormai da tempo dati ed informazioni rilevanti sui comportamenti degli utenti del trasporto ferroviario regionale ed ascolta le opinioni e le valutazioni dei viaggiatori riguardo al servizio. L’indagine statistica, promossa dall’Area di coordinamento del Trasporto pubblico locale, è stata curata dal Settore sistema informativo di supporto alle decisioni, Ufficio regionale di statistica.
“I dati del rapporto 2012 “ commenta l’assessore regionale a infrastrutture e trasporti Vincenzo Ceccarelli “ testimoniano innanzi tutto il costante monitoraggio con il quale cerchiamo di andare oltre i dati quantitativi. Peraltro “ prosegue Ceccarelli “ il fatto che la Toscana sia, dati alla mano, la regione italiana con il più alto rapporto tra abitanti e treni in circolazione, ci dice quanto importante sia il trasporto pubblico su rotaia in questo territorio. E questo vale per i cittadini, quanto per le istituzioni che sono preposte a garantire questo fondamentale servizio”.
L’indagine ha riguardato oltre 8.500 persone di almeno 14 anni residenti in Toscana, in stazione o a bordo treno raccogliendo per esse un primo insieme di informazioni; a 4.715 di esse è stato poi proposto un questionario telefonico più ampio. Queste dimensioni campionarie hanno permesso di realizzare stime, oltre che per l’intera utenza, anche l’utenza abbonata e quella occasionale in tutte le principali direttrici ferroviarie regionali.
“Il rapporto ci offre anche “ ancora Ceccarelli “ indicazioni preziose sugli aspetti cui dobbiamo lavorare nel definire quello che sarà l’assetto futuro del trasporto su rotaia. Ad esempio la mancanza di puntualità che è la più citata come causa del peggioramento del servizio. Un aspetto su cui siamo particolarmente impegnati in questi mesi è quello della comunicazione con l’utenza”.
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