AGIPRESS – ROMA – Nella Sala Capitolare del Senato, sono state convocate le cento piccole e medie imprese – il cui fatturato non supera i 500 milioni di euro – vincitrici del premio “Legalità & profitto”, un riconoscimento a dimostrazione del fatto che il rispetto delle norme e l’onestà non ostacolano la crescita economica delle aziende. Le suddette sono state valutate sulla base di criteri oggettivi e dati pubblici che non lasciano spazio ad interpretazioni. Uno dei requisiti per poter ottenere l’attestato di merito è possedere il rating della legalità, una delle certificazioni che rendono I.S.A.P s.r.l. una realtà solida e affidabile, meritevole di tale gratificazione e che ha fatto del riciclo dei materiali il proprio cavallo di battaglia.
In presenza all’evento vari imprenditori, come l’ex-magistrato Robledo, ed immancabili le istituzioni: sono intervenuti il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, il Viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ed il Presidente dell’ANAC – Autorità Nazionale Anticorruzione – Giuseppe Busia che, per l’occasione, ha annunciato la volontà del Governo di istituire un nuovo rating che possa tenere in considerazione anche la reputazione dell’impresa, quindi il suo passato, in termini di osservanza delle regole.
La I.S.A.P s.r.l. si occupa di lavori pubblici e privati nel campo dell’edilizia, delle infrastrutture, degli impianti sportivi e della viabilità dal 1987, quando un giovanissimo Piero appena diciottenne si affianca con la sua azienda a quella del padre, Salvatore. Durante gli anni Novanta a Termini Imerese, in provincia di Palermo, l’azienda edifica un impianto per la produzione di conglomerati bituminosi e cementizi, ovvero i materiali utilizzati per la pavimentazione stradale. Ad oggi annovera 70 progetti completati in 30 città diverse, per un totale di 5000 km asfaltati, con un fatturato nel 2022 pari a nove milioni e mezzo di euro. Al centro di ogni operazione trasparenza e sicurezza sul lavoro: oltre al rating della legalità e vari certificati di conformità alle norme vigenti, I.S.A.P s.r.l. vanta l’iscrizione alla White List Antimafia, una lista che renderebbe i controlli più veloci ed efficaci, e dimostra una cultura aziendale orientata a prevenire gli incidenti in cantiere, grazie a corsi di formazione specifici e ispezioni regolari.
A causa della costruzione e della demolizione stradale ogni anno si generano 50 milioni di tonnellate di rifiuti. Ormai anche i più restii lo sanno, la scelta più ecologica è quella che produce la quantità minore di rifiuti. La I.S.A.P s.r.l. già dal 2005, quindi prima dell’imposizione del rispetto dei CAM – i Criteri Ambientali Minimi che le aziende sono obbligate a adempiere se operano nel pubblico -, si impegna a recuperare e riciclare gli scarti derivanti dalla fresatura stradale. Grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria delle Infrastrutture e dei Trasporti dell’Università di Palermo, il laboratorio di I.S.A.P. s.r.l. è attrezzato per la trasformazione dell’ex-rifiuto in materia prima seconda da includere nel ciclo di produzione del conglomerato bituminoso oppure per commercializzarli. Un passaggio, il riciclo, che favorisce la riduzione dell’impatto ambientale delle costruzioni di infrastrutture: le moderne tecnologie permettono di pensare in un modo tutto nuovo la progettazione delle stesse, in chiave eco-friendly grazie ai materiali riciclati, e con l’intenzione, ovviamente, di renderle robuste, sicure e durevoli: se fatte per tempo, le opere di manutenzione aiutano ad inquinare di meno perché si cerca di aggiustare laddove è possibile piuttosto che demolire un’intera strada per poi rifarla da capo. Si vuole tenere certamente conto anche del traffico: alleggerirlo significa collegare efficacemente le infrastrutture, così da non creare ingorghi e file chilometriche in cui viene emessa la maggiore quantità di anidride carbonica – il traffico stradale, ma in generale il settore dei trasporti, infatti, è responsabile di almeno un quarto delle emissioni annuali di anidride carbonica in Europa. AGIPRESS
Emma Meo – Stradenuove