AGIPRESS – Scandicci torna a celebrare lo scrittore calabro toscano Saverio Strati, premio Campiello 1977 (Il selvaggio di Santa Venere), autore di innumerevoli pubblicazioni, tradotte in varie lingue, che vedono protagonisti emigrati, pastori, contadini, muratori, carbonai, e nelle quali affronta la questione meridionale. Per i suoi riconosciuti meriti artistici ha ottenuto i benefici della Legge Bacchelli nel 2009. Ha lasciato cinquemila pagine inedite tra diario e racconti. La Compagnia Krypton, venerdì 13 dicembre alle ore 16.30 all’Auditorium Centro Rogers di Scandicci (Piazza della Resistenza, 2/C), cura il convegno “Le parole, gli sguardi, i ricordi”, ideato da Giancarlo Cauteruccio in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita dell’autore Saverio Strati (Sant’Agata del Bianco (Rc) 16/08/1924 – Scandicci (Fi) 09/04/2014). L’evento letterario a Scandicci arriva a distanza di 15 anni dal primo studio de “Il ritorno del soldato”, unica opera teatrale di Saverio Strati, scritta insieme al drammaturgo Vincenzo Ziccarelli, e messa in scena nel 2009 al Teatro Studio da Giancarlo Cauteruccio, per festeggiare l’ottantacinquesimo anno dello scrittore, per l’occasione eccezionalmente presente in teatro. Lo spettacolo fu un contributo alla mobilitazione di intellettuali, giornalisti e istituzioni per sostenere la richiesta della Legge Bacchelli a favore di Strati. Beneficio che fu decretato dal Consiglio dei Ministri proprio alle fine del 2009. Nonostante i suoi romanzi pluripremiati, nel 1991 la pubblicazione delle sue nuove opere andò incontro a importanti opposizioni che lo privarono delle royalties, unica sua fonte di guadagno. << Nel 1991 la Mondadori, rifiutò, non so perché, di pubblicare Melina, già in bozza, e respinse l’ultimo mio romanzo Tutta una vita, che è rimasto inedito >>, si legge nella lettera del 2009 per la richiesta della Bacchelli, pubblicata da Il Quotidiano della Calabria, all’epoca diretto da Matteo Cosenza. Dal 2019 la casa editrice Rubbettino ha preso a ristampare i romanzi di Strati (Tibi e Tascia, La Teda, Il Selvaggio di Santa Venere, Mani vuote, Noi lazzaroni, Il Diavolaro, Il nodo, La Marchesina). Nel ’21 ha pubblicato postumo l’inedito Tutta una vita.
Il convegno, dedicato al grande scrittore calabro-toscano di respiro europeo, è il secondo appuntamento delle manifestazioni previste nel progetto della Regione Calabria denominato “100Strati”. E segue quello del 4 dicembre a Roma alla Fiera del libro. L’incontro scandiccese, realizzato con il contributo della Regione Toscana, in collaborazione con il Comune di Scandicci, costituisce un ponte culturale tra la Calabria e la Toscana, tra Sant’Agata del Bianco, paese natio, e Scandicci, comune alle porte di Firenze dove Strati si trasferì nel 1964, quarantenne, e visse per cinquant’anni, fino alla sua scomparsa nell’aprile 2014. Il convegno vuole essere l’occasione per valorizzare, approfondire e diffondere, anche fra i giovani, la sua ricca produzione letteraria dalla scrittura alta e moderna, potente e semplice in grado di parlare anche alle generazioni del nostro tempo. Strati ha narrato i paesaggi della sua Calabria, sfondo per le storie degli sfruttati e degli emigrati in cerca di un futuro che la loro terra non era in grado di assicurargli. All’incontro, moderato dal regista Giancarlo Cauteruccio, sarà presente un’ampia delegazione delle istituzioni delle due regioni, guidate, per la Calabria dall’Assessora Regionale alla Cultura, Caterina Capponi, e dal Presidente Eugenio Giani per la Toscana. Tra i numerosi partecipanti, saranno presenti anche due Sindaci dei “luoghi stratiani”, il calabrese Domenico Stranieri e la toscana Claudia Sereni, oltre a numerose personalità della cultura.
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