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30 Gennaio 2025

Torino e il cioccolato, un amore di antica data

AGIPRESS – Un amore, quello tra Torino e il cioccolato, nato ufficialmente il 7 Febbraio 1563 grazie a Emanuele Filiberto di Savoia, quando per celebrare il trasferimento della capitale da Chambéry a Torino offrì un bel rinfresco con tante tazze di cioccolata calda. Bevanda che ebbe tanto successo, ma chi la produceva non la poteva commercializzare, e veniva venduta dai “caffettieri”, fino a quando, nel 1678, la Madama Reale Maria Giovanna Battista Nemours, regina dello Stato Sabaudo, conferì la prima licenza di cioccolatiere a Giò Antonio Ari, che così poté produrre e anche vendere la cioccolata: nasceva così il cicôlatè ‘d Turin, una figura professionale che ebbe grande successo. Sempre legata alla Francia è una specialità torinese, il gianduiotto, la cui forma si rifà al cappello della maschera cittadina, Giovanni della Duja detto Gianduia. La produzione del cioccolato procedeva a gonfie vele, fino a quando nel 1806 Napoleone Bonaparte impose il Blocco Continentale, che rese difficile reperire il cacao, così i produttori miscelarono quello che riuscivano a reperire con le nocciole, tostate e macinate, che abbondavano nelle Langhe, e nasceva così il gianduiotto, diventato simbolo di Torino.

La rinascita di CioccolaTò – La città si riconferma capitale del cioccolato, e lo fa con “CioccolaTò”, la rassegna che si terrà dal 27 febbraio al 2 marzo 2025. L’evento, ormai storico e iniziato nel 2003, dopo la pausa del 2024 ritorna completamente rinnovato in Piazza Vittorio Veneto, la location dove era nato. Organizzata da Maestri del Gusto e ASCOM con la collaborazione di Eventi3 S.r.l., “CioccolaTò” è stata presentata alla stampa nella prestigiosa sede della Camera di Commercio a Palazzo Birago di Borgaro, da Guido Bolatto Segretario generale della Camera di Commercio; Mimmo Carretta Assessore allo Sport, al Turismo e agli eventi Città di Torino; Alessandro Pradella di Peyrano (storico marchio di cioccolateria); Giovanna Solimando di E23; Antonio Borra avvocato e Segretario del Comitato Gianduiotto IGP. L’avvocato Borra ha annunciato il prossimo riconoscimento IGP per il gianduiotto, che avrà una “doppia IGP” in quanto a base della Nocciola Tonda Gentile delle Langhe anch’essa IGP. Ma sono tante le novità di CioccolaTò, a cominciare dalla selezione degli espositori, oltre una settantina, che sono anche produttori di cioccolata, per lo più piemontesi ma ve ne saranno anche di Perugia e di Modica. Tra gli espositori vi saranno anche alcuni Maestri del Gusto legati al cioccolato (www.maestridelgusto.com ), che vengono selezionati ogni due anni dalla Camera di commercio di Torino, il Laboratorio Chimico Camerale e Slow Food), e che rappresentano una garanzia di qualità del prodotto. Non mancherà la rappresentanza dei caffè storici (www.caffestorici.eu), che hanno almeno 70 anni di attività e conservano molti arredi originali, ma ci saranno anche locali che producono cioccolatini, praline, torte e dolci per chi ha problemi di salute (celiachia, diabete, intolleranze varie) e gelatieri dalla lunga storia. Stand e non solo: sarà allestito lo Spazio Masterclass, uno spazio per show cooking e dimostrazioni varie, come “Cioccolato e Birra”, con Luca Giaccone che farà scoprire come le birre degli artigiani italiani sappiano accompagnarsi al cioccolato e al cacao in accostamenti spesso sorprendenti.

“Choco Story Torino”, il Museo del Cioccolato
Molti gli eventi collaterali in musei e palazzi storici, come il Museo Nazionale del Cinema, le Gallerie d’Italia, il Cinema Massimo, il Caffè Elena, il Polo artistico e culturale le Rosine, il Circolo dei Lettori (dove vi saranno presentazioni con Lidia Ravera, Antonella Lattanzi, Pier Domenico Baccalario, Marco Rossari). Un altro collegamento fra Torino e “CioccolaTò” sarà un “Choco-trenino” che porterà i visitatori nei luoghi-simbolo del cioccolato della città. E fra questi non si può perdere il “Choco Story Torino”, il Museo del Cioccolato e del Gianduia (www.choco-story-torino.it) inaugurato il 26 giugno 2024. E’ un viaggio che racconta la storia del “cibo degli dei” dalle origini alla capitale sabauda, un museo interattivo che affascina tanto gli adulti quanto i bambini, con possibilità di degustazioni e di partecipare a laboratori. E’ allestito nei locali sotterranei della Pasticceria Pfatish (nata nel 1915), ampliati a una superficie totale di 1200 mq., e c’è una sorpresa finale: si esce dalla storica pasticceria e ci si trova in un mare di dolcezze! E per chi della città vorrà conoscere non solo il cioccolato ma anche il passato, c’è il Welcome Tour, un itinerario che insieme a guide torinesi DOC ci porterà tra piazze medievali, chiese barocche e luoghi simbolo della città. Un viaggio tra storia e sapori, dove il cioccolato sarà il filo conduttore di un viaggio fra passato e presente, da concludere con un “bicerin”, la tipica bevanda a base di cioccolato che tanto piaceva a Cavour e che anche oggi, concentrata, calda e profumata, seduce soprattutto nei mesi freddi i torinesi amanti della tradizione e i turisti alla ricerca di sapori autentici. Per info: cioccola.to.it; www.torinoturismo.org

Gloria Ciabattoni

AGIPRESS

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