Continua a tremare la terra fra le province di Massa e Lucca, la situazione in alcuni Comuni è di tensione e forte preoccupazione
AGIPRESS – FIRENZE – 24.06.2013 – Costante e continuo lo sciame sismico nelle zone della Lunigiana e Garfagnana, nella notte altre scosse hanno fatto riesplodere la paura. Sono in tutto 120 le repliche di magnitudo superiore a 2, la più forte delle quali, di magnitudo 4.4, è stata registrata alle 17.01 del 23 giugno. In questo momento sono state dichiarate inagibili 45 abitazioni in Lunigiana e 12 in Garfagnana, ma si teme che il conto possa salire con l’estensione dei controlli.
In Sindaci interessati hanno spiegato tutte le loro difficoltà a governare da soli l’emergenza sentendosi abbandonati: “La gente e’ esasperata -dice il Sindaco di Fivizzano (Massa Carrara), Paolo Grassi che aggiunge “Temo per l’ordine pubblico, ho chiesto rinforzi alla prefettura. Eravamo riusciti a calmare tutti ma le nuove scosse stanno emergendo proteste. Sono preoccupato”.
Il Sindaco di Casola Riccardo Ballerini interviene senza trattenere le lacrime: “Siamo tesi come corde di violino. Io sono uomo che crede nelle istituzioni, ma ci sentiamo abbandonati. Abbiamo bisogno di certezze ed impegni da parte dello Stato ma finora non ce li danno. La situazione è drammatica, la gente ha paura ed è disperata e non regge più la pressione”. Si ricorda che Casola è nell’epicentro del terremoto.
A Casola gli edifici iniziano a crollare, come del resto a Minucciano: “Abbiamo avuto nuovi crolli. Il terremoto continua da giorni “ dice il sindaco Domenico Davini – ma l’emergenza viene sottovalutata. Accanto alla gente ci siamo noi, il Comune e il volontariato”.
Lo stato attuale delle conoscenze scientifiche – comunica la Protezione Civile Nazionale – non consente di stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area. Si ricorda che forti terremoti sono comunemente accompagnati da altre scosse, ma ogni previsione che indichi con precisione data, ora e luogo, nonché magnitudo di futuri eventi è priva di ogni fondamento. Nelle aree attualmente interessate dai fenomeni sismici, massima attenzione deve essere dedicata alla verifica delle condizioni di sicurezza degli edifici che hanno subito il terremoto e, in particolare, delle strutture strategiche, di quelle più antiche e vulnerabili, monumentali e di culto, e di tutte quelle che mostrano lesioni e danneggiamenti”.
Intanto il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi si è recato nelle zone della Garfagnana colpite dal terremoto. “Oggi stesso – annuncia – predisporremo gli atti per inviare al governo la richiesta di stato di emergenza. Ho parlato con il Prefetto Gabrielli, responsabile della Protezione civile nazionale, che condivide questa iniziativa”.
Dopo la riunione avuta nella notte a Fivizzano, il presidente Rossi ha deciso di far arrivare in zona 4 moduli di tende per allestire campi di accoglienza con oltre mille brandine. “Entro stanotte – assicura – saremo in grado di ospitare circa 2mila persone. Inoltre con il Prefetto di Massa abbiamo concordato di individuare, in via preventiva, strutture pubbliche (scuole, palestre, ecc) e private (alberghi), per ospitare le persone la cui abitazione è dichiarata inagibile ed eventualmente – ma speriamo che non ve ne sia bisogno – altri nuovi sfollati” .
“La situazione al momento non appare grave – conclude il presidente – ma temo che le verifiche di stabilità in corso sugli edifici, da parte dei Vigili del fuoco e del nostro Genio civile, facciano aumentare il numero di coloro che avranno bisogno di trovare ospitalità in luoghi sicuri”.
Agipress
LA GIORNATA DEL 22 GIUGNO
AGIPRESS – LUNIGIANA – Numerose lo scosse anche durante la notte nella zona più colpita dal sisma di ieri, la Lunigiana, colpita da un terremoto di magnitudo 5.2. La terra ha tremato dieci volte, fortunatamente con intensità minore rispetto alle punte massime. Secondo i rilevamenti dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la scossa più forte è stata di magnitudo 3.4 alle 3,56, con epicentro nei comuni di Giancugnano, Minucciano, Vagli Sotto e Piazza al Serchio, in provincia di Lucca, e Casole di Lunigiana, in provincia di Massa. Tutte sotto la magnitudo tre le altre nove scosse, la più alta delle quali è stata di 2.6, fra la mezzanotte e 20 e la 4,30. Nessun danno è stato registrato a cose e persone.
Agipress
LA GIORNATA del 21 GIUGNO
AGIPRESS – FIRENZE – 21.06.2013 – Alle 12.33 una forte scossa è stata avvertita nel nord Italia. Secondo l’INGV l’epicentro è stato a 2 km da Fivizzano in provincia di Massa e Carrara, e di magnitudo di 5.2 Richter con profondità 5.1 km. La scossa, durata diversi secondi, è stata avvertita chiaramente anche a Firenze. Il terremoto è stato sentito dalla Liguria alla Toscana e al Friuli Venezia-Giulia, con segnalazioni arrivate fin da Torino, Padova e Ancona, nelle Marche.
AGGIORNAMENTI
14.00: Vengono segnalati danni alle case in Lunigiana
14.15: Registrate 13 scosse in un’ora
14.20: Casola in Lunigiana, segnalati dal Sindaco consistenti danni materiali, crolli di muri, e gravi lesioni a edifici, al momento non ci sono segnalazioni di danni a persone
14.30: Nuova forte scossa alle 14.12 tra le province di Lucca e Massa, magnitudo di 4.0
14.39: Gli esperti riferiscono che sicuramente nuove scosse di assestamento ci saranno nelle prossime ore, poco probabile che si ripeta una scossa come la prima di 5.2
15.15: I volontari ANPAS sono in partenza su attivazione della Regione Toscana. In Lunigiana andranno a Casola, uno dei comuni più colpiti dalla scossa di terremoto di fine mattinata per allestire un campo che ospiti i senzatetto. Altra possibile destinazione Monzone di Fivizzano, borgo danneggiato dal sisma. Sul posto sono già presenti il vicepresidente di Anpas Toscana, Stefano Tusini, e il coordinatore della protezione civile, Alessandro Moni.
15.30: Riaperta la ferrovia Lucca – Aulla
16.23: NUOVA SCOSSA 4.0 a Monzone (MS) con profondità di 8 KM
17.00: L’elicottero della Protezione civile regionale ha effettuato il sopralluogo dopo le scosse di terremoto in Toscana. Al momento una delle zone più colpite pare Equi Terme, dove diversi edifici appaiono lesionati. La Protezione civile regionale, che inviato sul luogo alcuni tecnici, sta predisponendo l’invio di un migliaio di brandine per accogliere coloro che passeranno la notte fuori casa e si sta preparando anche per l’eventuale invio di due cucine da campo.
18.00: Situazione sotto controllo in Lunigiana, tanti i crolli e tanta paura tra la gente, ma per ora non si segnalano danni particolari
Agipress