Amatrice e una frazione di Arquata, Pescara del Tronto, sono praticamente distrutte, ridotti a cumuli di macerie. I centri storici rasi al suolo
AGIPRESS – FIRENZE – L’Italia trema ancora, tutto il centro del Paese colpito da un forte sisma nella notte tra martedଠe mercoledଠnel Lazio, Marche e Umbria. Particolarmente colpiti i comuni di Amatrice e Accumoli, in provincia di Rieti, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Tanta paura, crolli, feriti, e purtroppo molte vittime. Amatrice e una frazione di Arquata, Pescara del Tronto, sono praticamente distrutte, ridotti a cumuli di macerie. I centri storici rasi al suolo.
IL NUMERO DELLE VITTIME SALE DI ORA IN ORA – I morti sarebbero oltre 73 ma è ancora del tutto provvisorio il bilancio del terremoto, avvenuto in una zona ad alta sismicità . Tra le vittime ci sono anche molti bambini. Sono attivati i numeri di emergenza della Protezione Civile 800840840 e della sala operativa della Protezione Civile Lazio:803555. Il sisma ha avuto una magnitudo di 6.0, una profondità di 4 km ed è stato registrato alle 3.36 con epicentro ad Accumoli, vicino Rieti. La terra ha tremato per 142 secondi. A questa scossa ne è seguita un’altra di magnitudo 4.4 , alle 3.56, con epicentro ad Amatrice: in questo caso la scossa è durata 60 secondi. Senza sosta ne sono seguite molte altre: 39 in poco più di 3 ore tra Perugia, ancora Rieti, Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata). Il terremoto è stato avvertito intanto città tra cui Bologna, Roma e Napoli, dove comunque non si sono registrati danni. sono seguite altre scosse anche dopo le 6 della mattina e attorno alle 14, di magnitudo 4.9. Avviata subito la macchina dei soccorsi.
SOLIDARIETà€ DONAZIONI – Intanto è partita già dalle prime ore dell’alba la gara di solidarietà dei Comuni italiani, coordinata dall’ANCI, per portare aiuto e soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia. Sono già decine le città pronte a partire con le loro strutture alla volta dei territori colpiti, per portare acqua, cibo, letti, coperte, cucine da campo e know how per la fase di primo soccorso e per la successiva fase di ricostruzione. Tra queste, ma il numero cresce di minuto in minuto, le prime municipalità attivatesi per dare un contributo sono Torino, i Comuni della provincia di Mantova (che hanno già unito le forze), Catania, Napoli, Firenze, Bologna, L’Aquila, oltre ovviamente ai Comuni capoluogo di Lazio, Umbria e Marche. Tutti i Comuni che volessero unirsi alle iniziative già in corso, possono fare riferimento alla linea dedicata attivata dall’ANCI, scrivendo a protezionecivile@anci.it, oppure contattando i numeri 06.68009329 o 3463138116. Nei territori, e per iniziativa dei sindaci e degli amministratori, è partita anche la corsa alla raccolta di fondi per la ricostruzione. Anche in questo caso l’ANCI coordina le iniziative dei singoli Comuni: i versamenti possono essere destinati al conto corrente intestato ad ANCI, con causale ‘Emergenza terremoto centro Italia’. Queste le coordinate IBAN: IT27A 06230 03202 000056748129.
SMS SOLIDALE – E’ attivo dalle ore 15:00, grazie al protocollo d’intesa esistente tra Dipartimento della Protezione Civile e operatori di telefonia fissa e mobile, il numero solidale 45500 a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto che ha interessato stanotte il centro Italia. Grazie agli operatori Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, Coopvoce, Wind e Infostrada, è possibile donare due euro inviando un sms solidale o effettuando una chiamata da rete fissa al 45500. I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.
Agipress