AGIPRESS – TERNI – Primato italiano per Terni che è stata fulcro di un’innovativa sperimentazione nel campo delle infrastrutture stradali: l’utilizzo di asfalto prodotto con scorie derivanti dalla lavorazione dell’acciaio inossidabile. Un progetto pionieristico (nato nel dicembre 2023) che mira a trasformare i residui industriali delle Acciaierie Speciali di Terni (AST) in risorse utili per la costruzione e manutenzione stradale, promuovendo un modello di economia circolare e sostenibilità ambientale. Frutto della collaborazione tra la Regione Umbria, ANAS, AST e la società finlandese Tapojärvi (specializzata nel recupero e nella valorizzazione delle scorie industriali), ha portato alla realizzazione di un tratto di 300 metri della Strada Statale 209 “Valnerina”. Segmento in cui è stata applicata una miscela bituminosa contenente filler ottenuto dalle scorie di acciaio inox trattate. L’obiettivo principale era valutare le performance di questo asfalto innovativo nel tempo, monitorando parametri come durabilità, resistenza e impatto ambientale. I primi risultati, presentati pochi giorni fa, sono promettenti. Le analisi condotte da ARPA Umbria hanno confermato che il fresato d’asfalto contenente filler derivato dalle scorie soddisfa i requisiti previsti dal Decreto Ministeriale Ambiente 28 marzo 2018, n. 69, relativo alla cessazione della qualifica di rifiuto per il conglomerato bituminoso. Questo significa che il materiale può essere recuperato e riutilizzato per la produzione di nuovo asfalto, riducendo la necessità di materie prime vergini e diminuendo l’impatto ambientale. L’amministratore delegato di Arvedi AST, Dimitri Menecali, ha sottolineato l’importanza di questo progetto, evidenziando come esso contribuisca a ridurre l’impatto ambientale dell’industria siderurgica e a prolungare la vita utile delle acciaierie ternane. Chiaro il concetto: trasformando un residuo industriale in una risorsa per le infrastrutture stradali non solo si riduce la quantità di rifiuti destinati alle discariche, ma si offre anche un’alternativa ecologica ai materiali tradizionali utilizzati nell’asfaltatura.
(Donatella Miliani)