
AGIPRESS -ROMA – Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, a febbraio il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 24,9 miliardi di kWh, valore in diminuzione del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il dato della domanda, confrontato con il mese di febbraio dello scorso anno, bisestile, e corretto dall’effetto di un giorno lavorativo in meno (20 invece di 21) e della temperatura media mensile inferiore di 1,5°C, cambia di segno ed è pari a +0,6%. A livello territoriale, la variazione rettificata dal calendario di febbraio è stata leggermente positiva al Nord e al Centro (+0,8%) e stazionaria al Sud e nelle Isole. Nei primi due mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale rettificato in considerazione del confronto con un anno bisestile è pari a +1% (-0,5% il dato grezzo). L’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, è in flessione dell’8,4% rispetto a febbraio 2024 (-6,1% la variazione rettificata). Tutti i comparti hanno ottenuto una variazione negativa. I primi due mesi dell’anno fanno registrare una diminuzione del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, risulta in leggera flessione rispetto a gennaio 2025 (-0,5%). Segno negativo anche per l’indice IMCEI, -2,5%. L’indice IMSER elaborato da Terna sui dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A-Reti, Edyna e Deval), e che viene presentato in differita di due mesi rispetto ai dati dei consumi elettrici e industriali, ha fatto registrare a dicembre 2024 una variazione positiva del 4,6% rispetto a dicembre 2023. Complessivamente, nel 2024 la variazione rispetto al 2023 risulta in crescita del 4%. Tornando al bilancio mensile di Terna, nel mese di febbraio 2025 la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’83,7% dalla produzione nazionale e per la quota restante (16,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile è stato pari a 4,1 TWh, -33,6% rispetto al valore record registrato a febbraio 2024 (6,1 TWh).
In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 21 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 29,1% della domanda elettrica. In aumento la fonte fotovoltaica (+10,4%) e termica (+21,3%). In diminuzione la fonte idrica (-7,5%), eolica (-44,4%) e geotermica (-6,2%). Nel dettaglio, prosegue il calo della produzione a carbone: -42,3% in confronto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel 2025 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 820 MW. Tale valore è inferiore di 512 MW (-38%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al 28 febbraio 2025 si registrano in Italia 13.480 MWh di capacità di accumulo, che corrispondono a 5.811 MW di potenza nominale, per circa 761.000 sistemi di accumulo.