Momento di bilanci per Thales Group. Il 2015 si chiude con un fatturato di 14 miliardi e una presenza in 56 paesi con ben 61mila dipendenti. Adesso l’azienda francese investe sui mercati emergenti, come la Cina
AGIPRESS – FIRENZE – Quattordici miliardi di euro di fatturato, 61mila dipendenti e 56 paesi serviti con uno sguardo, dal 2015, anche ai mercati emergenti come la Cina. Sono alcuni numeri pubblicati nel bilancio 2015 di Thales Group, l’azienda francese che opera nei mercati della sicurezza, dei trasporti, della difesa, dell’aerospazio, e dello spazio, mantenendo un’offerta ampia e diversificata in grado di guardare a mercati anche molto differenti tra loro. Tra questi, appunto, c’è il mercato cinese, che nel 2015 ha portato grandi soddisfazioni a Thales. In una nota diffusa dall’azienda, si legge infatti che l’anno appena trascorso è stato “un anno di successi per l’air traffic managementin Cina”. Lo scorso anno, il gruppo ha firmato contratti per quattro sistemi di automazione ATC, 21 radar e decine di radio aiuti alla navigazione, raggiungendo un totale di oltre 600 radio aiuti installati in Cina. In questo modo Thales si dimostra leader per la gestione del traffico aereo nel Paese.
La propensione del gruppo in Cina è in parte anche italiana. Andrea Capolei, direttore domain Air traffic management Thales Italia, ha ricordato che nella presenza di Thales in Cina, “l’Italia ha avuto un ruolo fondamentale. È nel nostro stabilimento di Gorgonzola “ ha proseguito Capolei “ che vengono, infatti, progettate e realizzate le soluzioni di supporto al traffico aereo che vengono vendute in tutto il mondo”. D’altronde, “il gruppo Thales ha concentrato tutto il know-how, e quindi il design e la produzione di sistemi di navigazione aerea convenzionale, per applicazioni civili e militari proprio nello stabilimento lombardo”.
L’ultimo rapporto dell’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) prevede un aumento del 31% dei passeggeri a livello globale entro il 2017. Ben il 24% di questo incremento riguarderà la Cina che vedrà cosଠoltre 100 milioni di passeggeri in più tra il 2015 e il 2017. Sulla base di tali previsioni, il governo cinese ha attivato già da anni delle strategie di sviluppo delle infrastrutture aeroportuali, con particolare attenzione ai programmi di modernizzazione che “Thales, come principale fornitore di gestione del traffico aereo nel Paese, si è impegnata a sostenere”, si legge nel comunicato del gruppo.
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