“Le notizie degli ultimi giorni, se trovassero conferma nei fatti, rappresenterebbero davvero la svolta per Firenze”.
AGIPRESS – FIRENZE – Riceviamo e pubblichiamo una nota di Pier Ettore Olivetti Rason sullo sviluppo dell’area metropolitana fiorentina.
“In questi giorni ho letto due notizie che, se trovassero conferma nei fatti, rappresenterebbero davvero la svolta per Firenze, per i suoi abitanti e per chi nel territorio metropolitano ha deciso di operare e fare business. La telenovela relativa alla nuova pista dell’aeroporto di Peretola parrebbe giunta all’ultima stagione e Ferrovie dello Stato ha annunciato che la stazione dell’alta velocità sarà pronta entro il 2028. Se aggiungiamo che anche la rete tramviaria dovrebbe trovare il suo completamento entro i prossimi anni viene da tirare un sospiro di sollievo: immaginare Firenze finalmente dotata di un minimo sistema infrastrutturale ci riempie di speranza. Ci auguriamo che questa sia la volta buona e che i tempi vengano rispettati; ancora adesso per molti risulta proibitivo attraversare la città senza usare l’auto, volare a Firenze costituisce una scommessa e la rete ferroviaria, congestionata com’è, risulta ampiamente deficitaria, soprattutto per i tanti pendolari che ogni giorno muovono verso il capoluogo. Sembra proprio che dopo decenni di parole finalmente qualcosa si sia sbloccato: adesso occorre non mollare la presa, perché il rischio di una nuova impasse è sempre dietro l’angolo. Firenze aspetta poi collegamenti degni verso la costa e verso la Toscana centromeridionale: la superstrada verso Pisa-Livorno e quella che la collega con Siena sono ormai ‘mulattiere’, rappresentano un freno evidente allo sviluppo del territorio metropolitano che negli anni è stato capace di attrarre importantissime realtà produttive e che, con un altro contesto, potrebbe risultare molto più competitivo. Firenze rappresenta un’eccellenza tra le mete del turismo congressuale, eppure troppo spesso perde partite importanti a causa di questa fragilità infrastrutturale, che consente ad altre città europee di vincere sfide rilevanti. Si perdono cosଠmigliaia di turisti “qualificati”, che porterebbero in città denaro e -soprattutto- occasioni preziose. Dopo la tragica parentesi del Covid e con il drammatico conflitto in corso, è questo il tempo di non sottrarsi alle proprie responsabilità , ciascuno secondo il proprio ruolo e la propria competenza. Non possiamo permetterci altre “stagioni del no” e dei mille distinguo. È tempo di alta velocità anche nelle decisioni e nei processi amministrativi.” Pier Ettore Olivetti Rason