A breve un confronto pubblico su quella che è definita essere l’isola dei silenzi e omissioni.
AGIPRESS – FIRENZE – L’isola delle tante, fin troppe verità , ma anche dei silenzi, delle omissioni e degli interrogativi che ancora non hanno trovato risposte chiare e certe. Come il numero effettivo dei morti combattendo contro i tedeschi e di quelli fucilati successivamente. Questo è uno dei tanti interrogativi a cui ha cercato di dare un senso ed una risposta il nuovo numero del periodico toscano “Storia e Storie di Toscana”, dedicato in gran parte alle tragiche vicende di Cefalonia a partire dall’8 settembre 1943. “L’obiettivo della redazione della rivista – spiega il direttore Pierandrea Vanni – è quello di contribuire a fare chiarezza su quella che viene definita l’isola delle tante, troppe verità e delle tante omissioni che non hanno ancora trovato risposte certe”. Uno degli argomenti affrontati, ma non certo il solo, è quello relativo al ruolo avuto a Cefalonia dell’allora tenente e poi capitano Renzo Apollonio, al centro anche del recente libro di Elena Aga Rossi che ha provocato polemiche e proteste soprattutto perché attribuisce al futuro generale un ruolo attivo di collaborazionista dei nazisti. Ma che cosa rappresenta veramente Cefalonia? Il primo atto della resistenza militare dopo l’8 settembre, come ebbe a definirla il Presidente Ciampi? Oppure il frutto di una serie di equivoci, tensioni o addirittura strumentalizzazioni all’interno della Acqui e soprattutto del prevalente desiderio dei soldati di tornare a casa? “A questi quesiti e altri ancora – spiega Vanni – ST vuole dare spazio allargando la riflessione, tanto che intendiamo organizzare presto un confronto pubblico a Firenze tra studiosi ed esperti per chiarire quanto Cefalonia non sia più l’Isola dei fantasmi”.
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