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18 Febbraio 2025

“Sono solo canzonette”: il documentario Rai su Edoardo Bennato

AGIPRESS – Dalla “seconda stella a destra” Edoardo Bennato non si è mai arreso nel cammino della musica e, malgrado la corrente talvolta contraria, ha proseguito “fino al mattino”, vedendo sorgere il successo. Con un’originalità artistica al sapore rock, punk, blues, ha graffiato la coscienza collettiva, imponendosi nel panorama del cantautorato italiano. Questo e molto altro verrà presentato nel documentario “Sono solo canzonette”, scritto e diretto da Stefano Salviati: il 19 febbraio, in prima serata su Rai1, vi sarà l’occasione di intraprendere un viaggio visivo e sonoro nell’immaginario rock e irriverente di Bennato; una narrazione inedita del suo mondo condotta da foto, video e interviste di alcuni tra i più importanti personaggi dello spettacolo italiano, come Jovanotti, Ligabue, Max Pezzali, Leonardo Pieraccioni, Dori Ghezzi, Mogol, Marco Giallini, Carlo Conti e molti altri. Il cantastorie partenopeo ha scritto e composto assoluti capolavori diventati pietre miliari della musica italiana; canzoni che ritroviamo nel lungometraggio nelle versioni live e colonna sonora, frammenti di musica che si contrappongono ai dialoghi, trattati in modo attento e scrupoloso, tante testimonianze di chi ha subito il fascino e l’influenza dello stile di Bennato.

L’indissolubile connubio di cantautore e uomo non viene spezzato nel documentario e “si esplica nei due termini, ribelle e supereroe”, dichiara la produttrice Raffaella Tommasi. In un’ottica di ribellione, Bennato è costretto ad esibirsi per strada perché il mondo apparentemente dorato dell’industria discografica gli ha chiuso le porte e come un supereroe ha incarnato una band composta da un tamburello a pedale, una chitarra, un’armonica e un kazoo. Questa esperienza, prima in Italia, poi a Londra, lo ha rivestito di uno stile musicale unico e in contro tendenza rispetto ai canoni degli anni ’70 e ’80, che confluisce in “Non farti cadere le braccia”. È l’album di esordio che consegna al pubblico la perseveranza e la determinazione che lo ha contraddistinto fin di suoi Campi Flegrei.
San Siro, 1980 e 80.000 persone: è un primato per la storia della musica italiana e da lì Bennato continuerà ad immortalare con le sue canzoni il mondo moderno, fatto di buoni e cattivi, sbeffeggiando i potenti, inneggiando alla forza umana delle persone comuni, senza mai dimenticare il più classico tra i sentimenti ispiratori di ogni artista: l’Amore.

Verdiana Corbianco

AGIPRESS

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