L’UE è il secondo maggior importatore di deforestazione tropicale al mondo. I consumi dei soli cittadini italiani causano ogni anno 36mila ettari di foreste distrutte.
AGIPRESS – ROMA – L’Unione europea non consentirà più l’ingresso nel mercato europeo di prodotti legati alla distruzione delle foreste. I decisori politici dell’Ue hanno concluso i negoziati per una legge europea sulla deforestazione, raggiungendo un accordo storico. Questo regolamento è il primo al mondo ad affrontare la deforestazione globale e ridurrà significativamente l’impronta dell’Ue sulla natura. Il risultato è una vittoria significativa della campagna globale del WWF #Together4Forests, che negli ultimi due anni ha riunito 220 ONG per ottenere questa importante legge. Anke Schulmeister-Oldenhove, responsabile delle politiche forestali presso l’Ufficio europeo del WWF, ha dichiarato: “Abbiamo fatto la storia con questa prima legge mondiale contro la deforestazione. L’Ue non solo cambierà le regole dei consumi all’interno dei suoi confini ma creerà un incentivo importante per migliorare le politiche anche di altri Paesi che causano la deforestazione. La legge non è perfetta, ma contiene elementi forti”. Questo accordo dimostra che 1,2 milioni di cittadini, 220 ONG in tutto il mondo, scienziati, leader indigeni e aziende progressiste che hanno sostenuto attivamente la campagna #Together4Forests sono stati finalmente ascoltati. La deforestazione non finirà più sugli scaffali dei supermercati e nelle tavole dell’Ue. L’Unione europea è uno dei maggiori importatori al mondo – seconda solo alla Cina – di deforestazione tropicale, e delle relative emissioni.
LA LEGGE – La peculiarità di questa legge è che le nuove regole andranno oltre la legalità : per entrare nel mercato dell’Ue, i prodotti non solo devono essere legali, ma anche del tutto esenti da deforestazione e degrado forestale. I negoziatori del trilogo hanno inoltre concordato di mantenere il livello di ambizione della legge come proposto dalla Commissione europea, coprendo un’ampia gamma di prodotti tra cui la soia, olio di palma, carne bovina, caffè, prodotti legnosi, prodotti stampati e la gomma. In particolare, questa legge darà anche ai consumatori la certezza che i prodotti vengano rintracciati fino al luogo di produzione, evitando potenziali scappatoie nelle prime fasi della catena di approvvigionamento. Basti pensare che i consumi dei soli cittadini italiani ogni anno causano 36.000 ettari di foreste distrutte. AGIPRESS