Situazione difficile in Maremma, a rischio filiera corta e acqua potabile
AGIPRESS – GROSSETO – “L’emergenza siccità sta colpendo duramente l’agricoltura e, per quanto riguarda la Maremma rischia di farsi particolarmente sentire perché, parola di Stefania Nuvoli, responsabile della struttura tutela delle risorse idriche in agricoltura della Regione Toscana, oltre all’impossibilità di sviluppare la filiera corta, le ripercussioni si potrebbero avere anche sulle forniture di acqua potabile”. E’ quanto è emerso dall’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Sorano per valutare quali risposte si possono dare in campo agricolo in un momento cosଠcritico come quello attuale. I lavori, introdotti dal sindaco Carla Benocci e conclusi da Stefania Nuvoli, hanno visto un confronto ricco di spunti con i contributi del presidente del Consorzio di Bonifica Fabio Bellacchi e del presidente dell’Acquedotto del Fiora Emilio Landi. A proposito di approvvigionamento di acqua potabile, Landi ha ricordato che oltre il 60 per cento delle risorse idriche della provincia di Grosseto vengono dall’Amiata, il resto viene integrato da pozzi o invasi come quello che serve Follonica. Gli effetti della siccità di quest’anno e la mancanza di neve da tre anni fanno prevedere che gli effetti negativi sulle risorse dell’Amiata si avvertiranno fra un anno mentre sono già in sofferenza i pozzi. Da qui la necessità , ha sottolineato Landi, di pensare da subito e seriamente al futuro.
Nel riconoscer che il territorio di Sorano, come dei comuni contermini, ha forti bisogni, il presidente Belacchi ha dato la disponibilità a predisporre, con l’apporto dei tecnici del Consorzio, un progetto particolare per le esigenze dell’agricoltura da presentare al Ministero e alla Regione per un possibile inserimento nel piano irriguo nazionale. Una disponibilità molto apprezzata dall’amministrazione comunale, rappresentata anche dal vice sindaco Pierandrea Vanni e dagli assessori Zamperini, Peruzzi, (presente anche il consigliere comunale di minoranza Merli) . Nella discussione sono intervenuti anche i rappresentanti di Cia e Coldiretti. Infine Stefania Nuvoli ha espresso apprezzamento per l’iniziativa e ha ricordato come in Toscana, per una somma di motivi, da molti anni si sia realizzato un solo grande invaso, quello di Montedoglio, e che anche in agricoltura gli investimenti ai fini irrigui siano fermi da tempo. La Regione intende dare un apporto in questa direzione con il bando per finanziamenti nell’ambito del Psr previsto per la fine dell’anno.
Agipress