AGIPRESS – ROMA – La grande mobilitazione dei Sindaci italiani ha colpito nel segno e Istat ha preso in contropiede i Sindaci invitando ASMEL a indicare tre nominativi per costituire un gruppo di lavoro che assieme ai propri esperti possa individuare le modalità per superare l’attuale impasse sullo scambio automatizzato dei dati tra i Comuni e l’Istituto di Statistica. L’Associazione ha accolto subito la proposta, invitando i Sindaci a fermare la mobilitazione e trasmettendo i tre nominativi richiesti, tra cui uno segnalato da ANPCI, l’Associazione dei piccoli Comuni d’Italia. La lettera aperta al Presidente ISTAT ha raggiunto i propri obiettivi prima ancora di aver raccolto le mille sottoscrizioni programmate (ad oggi 952). L’iniziativa è stata assunta da Asmel, la seconda Associazione dei Comuni italiani, che raccoglie 4345 Enti soci, per protesta contro le sanzioni conferite lo scorso febbraio ai Sindaci in tutt’Italia, che non avevano trasmesso nei termini i dati statistici richiesti.
ASMEL, è l’Associazione per la sussidiarietà e modernizzazione degli enti locali e ha eccepito contestando l’inerzia dell’Istituto nel realizzare l’interazione e lo scambio dati automatizzato con i Comuni, un obbligo imposto da 24 anni dal Testo Unico Enti Locali, e mai realizzata compiutamente per cui i Comuni sono costretti a raccogliere e fornire dati mensilmente. Con un inutile appesantimento delle procedure e con il rischio di subire sanzioni, nei casi di ritardi o disguidi.
Asmel, nel ribadire quanto sia prioritaria l’esigenza di sburocratizzazione e semplificazione dei Comuni, soprattutto quelli di medie e piccole dimensioni, ha rappresentato che grazie a Internet, i dati si scambiano semplicemente e senza oneri per l’erario.
«L’attenzione oggi è concentrata sull’autonomia differenziata ma ci si dimentica che i servizi vengono erogati dai Comuni. Per ASMEL è prioritaria l’esigenza di semplificare le troppe procedure con adempimenti imposti da autorità e apparati centrali, spesso a carattere puramente formalistico» sostiene il Segretario Generale Asmel, Francesco Pinto.
«La nostra cifra associativa è la rappresentanza e tutela degli interessi concreti dei Comuni nei confronti delle Istituzioni centrali, che spesso preferiscono avvalersi della classica vecchia cinghia di trasmissione, l’Anci, che assume di detenere la rappresentanza unica degli enti locali. Infatti, SISTAN, il sistema statistico nazionale è governato, da Istat e apparati centrali vari, tra cui in prima linea la stessa Anci, che, in 24 anni, mai ha contestato la violazione di un preciso obbligo di legge che semplificherebbe gli adempimenti in capo ai Comuni», conclude Pinto. Nel frattempo, arrivano anche i primi riscontri in merito ai ricorsi dei Comuni multati assistiti da Asmel per l’annullamento delle sanzioni di 1.032 euro. E dai primi riscontri dei Prefetti il procedimento sanzionatorio risulta sospeso, in attesa che si arrivi a una soluzione definitiva. Asmel ha annunciato che, mentre risulta sospesa la mobilitazione per la semplificazione sui dati statistici, resta attiva l’attenzione sulle modalità di azzeramento delle centinaia di adempimenti formali che ancora gravano sugli enti locali, a partire da quelli sugli appalti. AGIPRESS