AGIPRESS – Ci sono canzoni che si cantano sotto la doccia o in macchina per i loro ritornelli, che restano impressi come tormentoni. Ci sono canzoni che vivono oltre Sanremo, da lଠpartono e poi si propagano tra le persone comuni. Ci sono canzoni che leghiamo a ricordi, emozioni, a momenti passati che lasciano spazio alla nostalgia. “Perché Sanremo è Sanremo” recitava la sigla composta nel 1995 per ribadire che il Festival della Musica ha un suo fascino che non tramonta. La 73esima edizioni è alle porte. Si sale sul palco dell’Ariston da martedଠ7 febbraio con la finalissima in programma sabato 11 febbraio. Si presentano ai nastri di partenza 28 cantanti, di cui 22 big e 6 artisti che vengono da Sanremo giovani.
Tra le curiosità legate alla kermesse musicale, una riguarda i titoli delle canzoni: ben 14 su 28 hanno una sola parola a comporre il titolo. Il motivo è semplice perché si può trasformare in un hashtag per i social. Anche i numeri andranno a comporre i titoli.
Sanremo è anche il palco di superospiti che sono storia della musica come Al Bano, Massimo Ranieri e Gianni Morandi. Li ha annunciati il conduttore Amadeus: “Tutti e tre insieme sul palco è un grande evento mai accaduto prima”.
Ci sarà anche la reunion dei Pooh per una performance che proporrà le hit della band. La loro esibizione sarà anche un “omaggio a Stefano D’Orazio” scomparso nel novembre 2020. Mahmood e Blanco, invece, apriranno Sanremo col brano “Brividi” con cui vinsero Sanremo. Infine, Al Bano, Milva, Peppino Di Capri e Toto Cutugno sono coloro che hanno collezionato più partecipazioni a Sanremo con 15 presenze; mentre 6 vincitori, Arisa, Dorelli, Emma, Morandi, Oxa e Pizzi sono saliti sul palco anche nella veste di presentatori. AGIPRESS
di Gaia Simonetti