L’assessore regionale Marroni dopo i gravi casi di “malasanità “. Per le trasfusioni un codice identificatico del paziente e le “casacche rosse” per il personale
AGIPRESS – FIRENZE – “La prossima settimana daremo il via, con un atto formale, alle novità da applicare alle procedure”. Ha annunciato cosଠl’assessore alla salute della Regione Toscana, Luigi Marroni, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta stamani a Firenze, il piano per la sicurezza della sanità regionale in seguito ai tre casi di morte avvenuti, nell’arco dell’ultima settimana, nelle strutture ospedaliere di Orbetello, Grosseto e in provincia di Lucca. “La delibera che porterò in Giunta “ ha detto Marroni affiancato dal professor Gianfranco Gensini, dell’Università di Firenze, e dal direttore generale della sanità regionale, Valter Giovannini,“ prevede interventi che riguardano sia il sistema trasfusionale sia il 118. Prevediamo infatti di rivedere le relative procedure, e in prospettiva tutte quelle utilizzate dal sistema, e anche e soprattutto di verificare se e come queste siano concretamente messe in atto nella varie aziende”. Per quanto riguarda in particolare le trasfusioni – ha spiegato ancora l’assessore – “renderemo chiaro il nome del paziente sulla sacca affiancandolo al codice identificativo“. E, infine, verrà istituito un ulteriore metodo di controllo per evitare ogni possibile errore con l’istituzione dell sistema della cosiddetta “casacca rossa”, che sarà indossata dal personale incaricato delle trasfusioni, “in modo che “ ha aggiunto Marroni – sia esentato dall’eventuale obbligo di effettuare altre attività e non venga distolto da quello che è un vero e proprio trapianto”. Entro novembre la revisione nel suo complesso dovrebbe essere completamente a regime.
Rispondendo alle domande l’assessore Marroni ha riferito che alla rianimazione di Grosseto al momento dell’errore sulla sacca di sangue non si riscontrava affatto carenza di personale (c’era un operatori in più rispetto alla dotazione prevista), che le procedure di identificazione del paziente erano state effettuate e che l’operatrice addetta era una professionisita esperta e da poco rientrate da un periodo di ferie.
“E’ stata una settimana molto difficile per il sistema sanitario, gli operatori, i cittadini. Ma dobbiamo reagire, perché la nostra è una buona sanità ; e rinnovare, perché solo chi rinnova continuamente corregge gli errori e migliora “ è stato il messaggio che l’assessore regionale ha voluta lanciare dopo i gravissimi episodi che hanno colpiti la sanità regionale – La sanità sta attraversando un periodo complesso e io stesso ho vissuto gli ultimi episodi come una sconfitta anche personale. Ma sono convinto che da qui si riparte, per avere migliori risultati”.
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