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5 Luglio 2013

SANITA’ TOSCANA – Anche i Sindaci della Provincia di Grosseto contro riorganizzazione ospedaliera

Un documento dei sindaci della zona 2 della Provincia di Grosseto di protesta e forte opposizione nei confronti della Regione Toscana

AGIPRESS – GROSSETO – “I Sindaci dei comuni della zona socio-sanitaria numero 2 (Colline del Fiora e Albegna) respingono perché assolutamente inaccettabile le indicazioni relative alla riorganizzazione degli ospedali regionali contenute nel protocollo di intesa sottoscritto tra Regione Toscana e organizzazioni sindacali mediche”. E’ quanto si legge in un documento firmato dai sette sindaci della provincia di Grosseto, Sindaco di Orbetello Monica Paffetti e Presidente conferenza zona 2, Sindaco di Capalbio Luigi Bellumori, Sindaco di Monte Argentario Arturo Cerulli, Sindaco di Manciano Marco Galli, Sindaco di Magliano Giampiero Tofanelli, Sindaco di Pitigliano Pierluigi Camilli, Sindaco di Sorano Pierandrea Vanni.

“Gli ospedali di prossimità rappresentano uno stravolgimento dell’attuale ipotesi di riorganizzazione degli ospedali nel territorio e determinano di fatto una gravissima penalizzazione per quanto riguarda la zona 2 e i suoi abitanti – si legge -. È veramente assurdo e inaccettabile che mentre i sindaci sono impegnati nel difficile confronto con le ASL di riferimento “ nello specifico l’ASL 9 “ per definire i nuovi patti territoriali, la Regione Toscana elabori e sottoscriva documenti che sono palesemente e totalmente in contraddizione con quello di cui si sta discutendo sul territorio. Nel ritenere incomprensibile l’atteggiamento dell’assessore e dell’assessorato al diritto alla salute la zona 2 chiede al Sindaco di Grosseto l’immediata convocazione della conferenza provinciale dei sindaci e un incontro urgente con la Commissione Sanità del Consiglio Regionale”. Il Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani intanto comunica di essersi già attivato per un confronto con la Regione per trasmettere nuovamente la necessità di non cambiare direzione rispetto a quanto concertato con i territori fino ad ora a sostegno dei piccoli ospedali.

Agipress

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