AGIPRESS – Il bilancio della sanità toscana, che sfiora gli 8 miliardi e 200 mila euro, chiude il 2024 in pareggio. Lo annuncia il presidente della Toscana Eugenio Giani. “Ma soprattutto – aggiunge – il sistema sanitario toscano per il Ministero della Salute è stato ai vertici in Italia per i livelli essenziali di assistenza assicurati. Nella classifica pubblicata nel 2024, basata sugli esiti del 2022, eravamo terzi. I dati per il 2023 saranno resi noti nei prossimi mesi e ci vedono primi o secondi in Italia, separati in ogni caso dal Veneto da pochi decimali”. La sanità toscana chiude in pareggio i conti 2024 con 330 milioni di risorse regionali, che si aggiungono al fondo sanitario, e 169 milioni di risparmi, frutto di una razionalizzazione condotta su trentasette azioni molto eterogenee tra loro, che spaziano dall’efficientamento energetico alla distribuzione e produzione di farmaci ad esempio, dall’appropriatezza alla digitalizzazione, dall’innovazione alla riorganizzazione dei laboratori. “Si tratta di risparmi – precisa il presidente – che non hanno assolutamente intaccato o ridotto i servizi offerti ai cittadini”. Risparmi virtuosi e non tagli. Sono stati recuperati anche ticket per 12 milioni, tra cui quelli del pronto soccorso dovuti da pazienti stranieri. I numeri sono contenuti nella delibera di variazione di bilancio che sarà discussa nel pomeriggio in giunta. Il presidente fa il punto e incontra i giornalisti dopo una delle consuete riunioni periodiche con i direttori generali delle aziende sanitarie toscane. Nell’occasione firma anche il contratto di Luciano Ciucci, nuovo direttore della Fondazione Monasterio dopo che il precedente direttore, Marco Torre, ha assunto la guida dell’Asl Toscana Sud Est: una scelta interna, visto che Ciucci era già direttore amministrativo della Fondazione. Il presidente risponde anche ad alcune domande sul pagamento del payback sui dispositivi sanitari: non ci sono novità e dal 2019 al 2023, cinque anni in tutto, la Toscana vanta un credito di circa 500 milioni.
Poi Giani annuncia una circolare prossima sull’umanizzazione delle cure e la reintegrazione di ampie fasce orarie in cui amici e parenti possano far visita ai propri cari ricoverati, laddove siano rimaste ancora limitazioni figlie delle stagione pandemica e del rischio di contagio da Covid. “Una circolare – sottolinea il presidente – che porti ad un’omegeneizzazione delle regole che le singole strutture si sono date, salvo chiaramente limiti imposti da normative nazionali o esigenze cliniche particolari”. “Con questi indirizzi – spiega l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – ci proponiamo di recuperare tutti quelli spazi che possano implementare l’umanizzazione delle cure. Un elemento che riteniamo fondamentale in tutti i percorsi di assistenza sanitaria, dove l’attività clinica in senso stretto deve essere sempre di più arricchita da una componente umana e sociale che ha un valore importantissimo”.
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