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13 Maggio 2024

Salute, una dieta per gestire la Vitiligine

Dott. Torello Lotti, ordinario di Dermatologia all’Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma,

AGIPRESS – Una dieta potrà giocare un ruolo cruciale nel trattamento e nella prevenzione della vitiligine. Secondo recenti ricerche infatti, antiossidanti e derivati della vitamina D hanno aiutato nella ripigmentazione della pelle. Negli ultimi mesi l’introduzione sul mercato di un nuovo farmaco in crema ha riacceso l’interesse verso la terapia e gli approcci più naturali. Gli studi pionieristici del dottor Torello Lotti, ordinario di Dermatologia all’Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma, hanno riaffermato la necessità di assumere enzimi, vitamine e microelementi per favorire la ripigmentazione. Una revisione sistematica pubblicata sul Journal of Cosmetic Dermatology ha confermato le ricerche del dottor Lotti, co-fondatore della Vitiligo Research Foundation. Mentre la carenza di vitamina D può indurre o aggravare la malattia, fattori come l’acido folico e lo zinco potrebbero avere effetti preventivi. Introdurre questi elementi nella dieta è semplice, basta pensare che la vitamina D è presente nel pesce, nel latte e nelle uova mentre lo zinco può essere trovato nelle noci, nella carne e nei cereali integrali. Altri studi hanno dimostrato che il prezzemolo, se assunto in una dose di almeno 25 grammi al giorno, ha un potente effetto anti-infiammatorio e il tè verde esercita importanti reazioni antiossidanti. Sebbene le diete non possano essere considerate terapie autonome, possono comunque essere utilizzate come coadiuvanti. Ad oggi non sono emersi dati indicanti che l’assunzione di alcuni cibi possa peggiorare la vitiligine, salvo l’eccesso di curcumina. Questa spezia, comunemente utilizzata nella cucina indiana, sembrerebbe responsabile dell’altissima prevalenza della vitiligine in India, dove può arrivare fino all’8-10%, contro l’1-2% del resto del mondo. Sono necessari ulteriori trial clinici su larga scala per stabilire protocolli solidi ma comprendere le associazioni tra fattori dietetici e vitiligine è fondamentale per sviluppare interventi mirati e linee guida per la gestione della malattia. AGIPRESS
di Lucrezia Ceccarelli

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