Nella regione sono 3.392 i nuovi casi ogni anno di questa patologia
AGIPRESS “ In Toscana il rischio, per un uomo, di ammalarsi di tumore della prostata nel corso della vita è di 1 caso ogni 10 soggetti, il rischio di morire a causa di questa patologia è invece pari a 1 decesso ogni 31 soggetti. Questi i dati preoccupanti, offerti nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina presso il Palazzo Degli Affari a Firenze Giario Conti, Presidente SIUrO e Alberto Lapini, Presidente del XXIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Urologia Oncologica (SIUrO) hanno presentato dati inediti sull’incidenza del carcinoma della prostata in Toscana.
Il carcinoma della prostata è la prima patologia neoplastica maschile, al primo posto in termini di frequenza e rappresenta la quarta causa di morte tumorale, dopo polmone, colon-retto e stomaco.
L’incidenza del tumore della prostata mostra, in questi ultimi anni in Toscana – Alberto Lapini, Presidente del Congresso; Responsabile del settore di oncologia nella prima clinica urologica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze – una crescita notevole spinta dalla diffusione del PSA (il cosidetto “marcatore PSA”- una semplice analisi del sangue che può dare immediata evidenza dell’insorgere della patologia, misura il livello ematico dell’enzima appartenente alla classe delle idrolasi che viene prodotto dalla prostata) che ha portato i tassi a raddoppiare nel giro degli ultimi 10 anni. La mortalità mostra un lieve ma costante trend verso la riduzione.
Per quanto riguarda la sopravvivenza relativa a 5 anni, che si attesta attorno al 89%, si osservano notevoli miglioramenti nel corso del tempo.
Uno dei principali fattori di rischio per il tumore della prostata è l’età : le possibilità di ammalarsi prima dei 40 anni sono molto scarse – prosegue Giario Conti, Presidente della SIUrO – ma aumentano sensibilmente dopo i 50 anni e circa due tumori su tre vengono diagnosticati in persone con più di 65 anni. Un altro fattore non trascurabile è senza dubbio la familiarità , il rischio di ammalarsi è pari al doppio per chi ha un parente consanguineo con la malattia rispetto a chi non ha nessun caso in famiglia.
Non meno importanti sono i fattori di rischio legati allo stile di vita: dieta ricca di grassi saturi, obesità , mancanza di esercizio fisico sono solo alcune delle caratteristiche e delle abitudini negative che possono favorire l’insorgere del tumore della prostata.
La prevenzione è quindi molto importante, a partire dai 45“50 anni gli uomini devono imparare a chiedere al proprio medico di base tutte le informazioni per sottoporsi ad un check up.
I comportamenti virtuosi sono la strada giusta per combattere questa malattia, è importante non trascurare i primi segnali: difficoltà urinarie, bruciore, flusso urinario debole.
In Toscana ogni anno vengono diagnosticati circa 25.000 nuovi casi di tumore maligno tra la popolazione di età 0-84 anni, di cui 12.752 casi di tumore fra gli uomini e di questi 3.392 nuovi casi di tumore della prostata.
Agipress