Dott.ssa Valeria Ales: “L’erezione è frutto di un sottile equilibrio tra nervi, ormoni e vasi sanguigni, che devono coordinarsi alla perfezione per funzionare correttamente”
AGIPRESS – FIRENZE – “L’andrologia “ spiega la dott.ssa Valeria Ales dell’Azienda Ospedaliera di Pisa – nasce ufficialmente negli anni sessanta ed è la disciplina medica che si occupa della sfera sessuale e riproduttiva maschile: nel corso degli ultimi anni, abbiamo assistito ad un esponenziale aumento di richieste di visite andrologiche. Il crescente interesse da parte dei pazienti, dei mass media e dell’industria farmaceutica (uscirà nella prima metà di marzo una nuova molecola per la cura di questa patologia) “ aggiunge la specialista – purtroppo si scontra con una carenza di informazione e competenza; molti sono, infatti, coloro che credono che l’andrologia si riduca alla prescrizione della famosa pillola blu”.
STUDIO – Secondo uno studio condotto da De Berardis nel 2009 la sessualità troppo spesso rimane un tabù anche per i medici di famiglia, in effetti, sembra che nell’80% dei casi sia il paziente a sollevare il problema e non il medico ad indagarlo. Una curiosità : l’età ed il sesso del medico condizionano il loro atteggiamento nei confronti delle problematiche di natura andrologica, basti pensare che i medici di sesso femminile inviano tre volte più spesso il paziente dallo specialista andrologo/urologo.
ANDROLOGIA E PREVENZIONE – Andrologia è sinonimo di prevenzione: una disfunzione erettile (DE) è spesso espressione di malattie misconosciute che devono essere ricercate, questo perché l’erezione è frutto di un sottile equilibrio tra nervi, ormoni e vasi sanguigni, che devono coordinarsi alla perfezione per funzionare correttamente. Una DE può essere dovuta a varie cause: vascolari (50-60%), neurologiche, infiammatorie, endocrine, ma può essere anche una complicanza di un intervento chirurgico o di una terapia farmacologica, di un trauma o di alterazioni metaboliche, tra cui la principale è sicuramente il diabete. Le malattie sessualmente trasmesse sono una causa relativamente rara di DE, ma data la crescita esponenziale di quest’ultime, sicuramente sono destinate a ricoprire un ruolo sempre più importante. Ultimamente si sente spesso parlare di “andropausa”, certamente non è del tutto equivalente alla menopausa femminile, ma con l’avanzare dell’età si può assistere ad un calo della testosteronemia, che può comportare una sindrome multi organo ed un deficit erettile. Non sempre e non necessariamente la DE riconosce una causa prettamente organica, in molti casi infatti è determinata o condizionata anche da una causa psicologica.
IN ITALIA – “In Italia, la DE “ aggiunge l’androloga – è una condizione diffusa: interessa, infatti, oltre 3 milioni e mezzo di uomini, ovvero 1 maschio adulto su 8. La disfunzione erettile è più frequente negli uomini di età superiore ai 45-50 anni, perchè l’invecchiamento si associa ad un’aumentata frequenza di patologie croniche come l’aterosclerosi, l’ipertensione ed il diabete; giocano un ruolo importante anche il fumo di sigaretta, la sedentarietà e il sovrappeso, che sono, in definitiva, i fattori di rischio delle malattie cardio-vascolari. Ben il 39% dei diabetici, il 31% dei coronaropatici, il 26% degli ipertesi ed il 26% degli ipercolesterolemici lamentano, spesso in età relativamente giovanile, problemi erettivi. La DE non deve essere vissuta dal maschio come una vergogna ed una perdita della “virilità “, né dalla partner come un calo del desiderio nei suoi confronti, ma deve essere considerata dalla coppia come una spia d’allarme per lo stato di salute dell’uomo.
FUNZIONALITA’ – L’erezione è consentita dall’aumento dell’afflusso di sangue all’interno dei corpi cavernosi: il calibro delle arterie all’interno del pene è più piccolo di quelle di altri distretti corporei, quindi sono molto più sensibili ad iniziali alterazioni o ostruzioni vasali. Il tessuto che riveste i corpi cavernosi del pene ha le medesime caratteristiche di quello che riveste le pareti dei vasi del cuore e del cervello. L’infarto miocardico è dovuto all’occlusione dei vasi coronarici, cosଠcome l’ictus ischemico è dovuto a quella dei vasi cerebrali: anche la disfunzione erettile riconosce come frequente causa l’occlusione dei vasi del pene. E’ ormai dimostrato come il deficit erettile possa precedere anche di molti anni l’insorgenza di una malattia cardio-vascolare su base aterosclerotica come l’infarto e l’ictus. La disfunzione erettile è spesso il primo sintomo di una malattia sistemica che colpisce appunto l’endotelio, ovvero il tessuto che riveste i vasi arteriosi. L’ipertensione arteriosa è una patologia particolarmente frequente e determina una disfunzione erettile in circa il 40% degli uomini ipertesi. L’infarto del miocardio si associa a deficit erettile in oltre il 45% dei pazienti e una più alta frequenza di disfunzione erettile si riscontra nei soggetti con ictus o altri incidenti cerebrovascolari (circa l’85%).
Agipress