AGIPRESS – Più usato, più green: è questo il risultato dello studio “Second Hand Effect 2022” realizzato dall’IVL, Istituto di ricerca ambientale svedese, su commissione di Subito.it, la piattaforma, anch’essa svedese, leader nella compravendita di beni di seconda mano. Nel dettaglio, l’indagine svolta ha misurato l’impatto che il mercato dell’usato ha sull’ambiente utilizzando il metodo LCA (Life Cycle Assesment), che tiene in considerazione l’intero ciclo di vita di un oggetto e ne quantifica per tutto il periodo le sue emissioni di CO2: dalle fasi di estrazione delle materie prime costituenti il prodotto, alla sua produzione, la sua distribuzione e il suo utilizzo fino alla dismissione finale.
Ebbene, stando a quanto calcolato dai ricercatori svedesi, nel 2022, a fronte dei circa 20 milioni di oggetti venduti tramite la piattaforma Subito.it è stato possibile risparmiare ben 2,7 tonnellate di emissioni di CO2. Nel conteggio finale “ va precisato “ l’ILV ha tenuto conto anche dell’impatto ambientale della stessa piattaforma Subito.it in termini di trasporto, consumo energetico e spostamenti di lavoro. Per consentire una migliore comprensione del risparmio di emissioni ottenuto attraverso l’economia circolare dell’usato attivata dalla piattaforma Subito.it nel 2022, il rapporto propone una serie di equazioni: come se “ spiega “ il traffico di Milano fosse stato fermo per 19 mesi; come se fosse stato azzerato l’impatto ambientale di 374mila cittadini; come se fossero stati piantati 1300 ettari di alberi su una superficie delle dimensioni di 2500 campi di calcio.
Ragionando solo sulle materie prime, i ricercatori IVL ha stabilito che i 20 milioni di compravendite avvenute nel 2022 su Subito.it hanno consentito di evitare di mettere in circolo 153 mila tonnellate di plastica (l’equivalente di 61 miliardi di mattoncini per costruzioni giocattolo), 1 milione di tonnellate di acciaio (quello che servirebbe a costruire 8mila Statue della Libertà ), 100mila tonnellate di alluminio (pari a 3,1 miliardi di componenti per smartphone). Per categorie merceologiche invece, ad aver consentito la maggior riduzione di emissioni di CO2 è stata quella dei “Motori” (meno 2.293.594 tonnellate di C02), seguita da “Casa e persona” (meno 290.180), “Elettronica” (meno 121.514), “Sport&Hobby” (meno 25.660).
Quello che è certo “ e i dati IVL lo confermano “ è che il mercato dell’usato e del riciclo in generale sta attirando sempre più consumatori, inclini ad adottare abitudini di vita quotidiana più sostenibili e attente all’ambiente minacciato dalla crisi climatica in atto. Solo in Italia, infatti, il 57% dei consumatori (in aumento di 3 punti percentuali rispetto allo scorso anno) dichiara di compare e vendere prodotti usati e, nella classifica regionale, il primo posto per compravendite di seconda mano se lo aggiudica, come lo scorso anno, la Campania (meno 410mila tonnellate di CO2), seguita da Lombardia (meno 369 mila tonnellate) e Lazio (meno 301.385 tonnellate), ultima la Sardegna (meno 89.080). AGIPRESS
Maria Carla Ottaiano – Stradenuove