DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

3 Febbraio 2021

Riapertura impianti risalita, ancora incertezze. Le indicazioni di Federfuni per la sicurezza

Forte la preoccupazione per il ritardo con cui sta avvenendo la definizione delle Linee Guida.

(AGIPRESS) – Da parte di FEDERFUNI ITALIA, l’Associazione che riunisce oltre 150 Aziende del settore degli impianti di risalita, grande preoccupazione per il ritardo con cui sta avvenendo la definizione delle Linee Guida per garantire l’apertura degli impianti di risalita agli sciatori amatoriali. “La situazione di incertezza che ancora oggi esiste – si legge in una nota – mette in difficoltà l’intera programmazione degli interventi necessari all’apertura e un ulteriore rinvio significherebbe l’impossibilità di riprendere la nostra attività , visto il poco tempo che rimarrebbe tra la decisione del CTS, sempre che sia positiva e il 15 febbraio p.v. Inoltre – continua la nota – ci si permette di far rilevare il calo di n. 144.000 occupati del Dicembre2020, rispetto lo stesso mese del 2019, molti dei quali sono individuabili in assunzioni con “contratto stagionale” tipico della filiera economica del turismo bianco e che tra dieci giorni potrebbero ritrovare una occupazione grazie alla riapertura degli impianti di risalita e delle attività connesse. Siamo coscienti delle situazioni sanitarie ma crediamo – continua – che il costante miglioramento che ha portato molte Regioni in colore “giallo”, possa contribuire alla riapertura dei nostri impianti”. Intanto la scorsa settimana alla Conferenza delle Regioni ed ai Presidenti delle Regioni erano state fatte pervenire le seguenti indicazioni:

1.In riferimento alle percentuali di occupazione delle diverse tipologie d’impianto, riteniamo che anche l’ultima precisazione in merito all’arrotondamento per difetto della percentuale del 50% non sia limitativa per la nostra attività e che possa ulteriormente contribuire a diminuire il rischio di contagio.

2. Per quanto al contingentamento la nostra proposta è di poter mettere in vendita un numero di titoli di viaggio rappresentanti al massimo il 30% della portata oraria degli impianti del comprensorio, conteggiando nella percentuale anche i titoli di viaggio Settimanali e Stagionali. Al fine di contribuire alla limitazione dei possibili contagi abbiamo anche proposto una forte incentivazione delle vendite Online.

3. Venendo alla gestione dei flussi predisporremo delle canalizzazioni singole delle persone per l’accesso alle biglietterie atte a mantenere il distanziamento sociale e lo stesso accorgimento per la gestione degli accessi agli impianti utilizzando appositi sistemi di distanziamento sociale, che potrebbero anche essere simili a quelle utilizzate negli aeroporti o nelle stazioni ferroviarie.

4. Per quanto riguarda i comprensori che hanno al loro interno impianti ubicati anche in Regioni confinanti con “colorazione” diversa, riteniamo che possa essere adottato il criterio di far valere le regole valide per la Regione in cui è posizionata la stazione di partenza dello stesso impianto. Sarà compito dei gestori informare la clientela e far rispettare tale specifica norma.

5. Con riferimento all’utilizzo di biglietti con modalità contact-less riteniamo che possa essere posto l’obbligo della vendita di biglietti a controllo visivo per evitare all’operatore contatti di qualsiasi tipo. Sarà imposto l’obbligo al possessore del biglietto di mantenere bene il titolo per l’accesso all’impianto cosଠche l’operatore possa facilmente controllarlo. Sarà pertanto inibita la vendita di biglietti che prevedano un contatto dell’operatore con il biglietto stesso come le tessere a punti. Crediamo che anche da parte delle altre Associazioni di Categoria sia necessaria una forte presa di posizione per arrivare alla definizione nel 15 Febbraio, data di ripartenza delle attività economiche in montagna, aspettandoci anche un forte intervento da parte dei Sindacati a sostegno e tutela dei tantissimi lavoratori stagionali che ad oggi non hanno lavoro e estrema difficoltà ad avere un minimo di sussidio con gli ammortizzatori sociali ad oggi a disposizione.

L’Associazione ritiene inoltre che, ove vi siano divergenze di opinioni rispetto alla risoluzione delle eventuali problematiche, sia necessario che i Rappresentanti della Conferenza delle Regioni e Quelli del CTS si confrontino direttamente, anche utilizzando i sistemi tecnologici oggi a disposizione, senza ulteriori indugi, abbandonando l’iter rappresentato da comunicazioni scritte che rischia di mettere a serio rischio, visti i tempi delle precedenti comunicazioni, una efficace predisposizione di Linee Guida definitive. AGIPRESS

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto