Firmata l’intesa per il primo lotto. Obiettivo: ridurre il rischio idraulico della Piana. L’opera costerà più di 13 milioni di euro. La conclusione dei lavori prevista per la fine del 2016
FIRENZE – Partono i lavori per la realizzazione del primo lotto della Cassa di espansione dei Renai, l’opera che servirà a mitigare il rischio idraulico nella piana fiorentina. Se ne parla dal 2006 ma solo adesso sono state risolte le criticità legate a quest’area. Stamani, giovedଠ14 novembre, è stato siglato l’accordo di programma da Regione Toscana, Autorità di Bacino del fiume Arno, Provincia di Firenze e dai Comuni di Signa, Firenze, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino. Oltre alla realizzazione del primo lotto della cassa di espansione, l’intesa prevede il rifacimento del ponte di accesso all’area della stessa cassa di espansione e del rialzamento della strada che si trova a destra del fiume Bisenzio.
Ente attuatore del complesso di interventi sarà la Regione Toscana che, oltre a effettuare tutte le indagini, i rilievi e le altre operazioni preparatorie agli espropri necessari per la realizzzione dell’opera, provvederà a effettuare tutte le gare d’appalto e ad assicurare la direzione dei lavori. Il costo dell’opera ammonta a 13milioni e 600mila euro, di cui 4 milioni e 100mila euro di contributo statale e 7 milioni a carico della Regione Toscana. Il Comune di Signa impegnerà 1 milione e 100mila euro, le restanti risorse saranno a carico degli altri Comuni: 600mila euro a carico del Comune di Firenze, i Comuni di Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino interverranno con 350mila euro ciascuno.
L’attuazione degli interventi previsti sarà conclusa entro il 31 ottobre 2016. Sarà comunque istituito un Collegio di Vigilanza, stabilisce l’accordo, composto dal presidente della Regione che lo presiederà , dal presidente della Provincia di Firenze, dal segretario generale dell’Autorità di Bacino del fiume Arno, dai sindaci del Comuni di Campi Bisenzio, Firenze, Sesto Fiorentino che avrà la funzione di vigilare sul regolare andamento dei lavori.
Agipress