DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

10 Febbraio 2016

Legambiente e Greenpeace chiedono al governo l’election day per referendum trivelle

Oltre a facilitare la partecipazione democratica, si risparmierebbero cosଠtra i 350 e i 400 milioni di euro

AGIPRESS – FIRENZE – Molte associazioni chiedono al Governo un decreto che istituisca l’Election Day, accorpando in un’unica data il referendum sulle trivellazioni e il primo turno delle elezioni amministrative previste per la prossima primavera. “Fissare date separate – si legge in una nota di Legambiente – sarebbe infatti un enorme sperpero di denaro pubblico e un ostacolo alla partecipazione dei cittadini. Con il decreto, si supererebbero gli ostacoli paventati ieri dal Ministro dell’Interno Alfano che, secondo il Direttore Generale di Legambiente Stefano Ciafani, “sono solo una scusa per complicare la partecipazione dei cittadini alla consultazione referendaria”. Una scelta in netto contrasto con quanto dichiarato invece dal governo alla COP21 di Parigi e con gli impegni presi in quella sede. “Agevolare la partecipazione dei cittadini alla consultazione promossa per decidere di non fare nuove trivellazioni petrolifere nel nostro mare è una questione di coerenza – prosegue Ciafani – non si può predicare bene a livello internazionale e poi fare il contrario in Italia”. “Da questo punto di vista “ prosegue il Presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza “ ci auguriamo che il Presidente della Regione Toscana Rossi ci dia una mano in sede di conferenza Stato/Regioni, affinché possano affermarsi i principi della più ampia promozione della democrazia e della partecipazione, come sanciti dalla nostra Costituzione”. “Oltre a facilitare la partecipazione democratica, si risparmierebbero cosଠtra i 350 e i 400 milioni di euro” – spiega in una nota Greenpeace”. “Sprecare centinaia di milioni di euro per ostacolare il quorum referendario sarebbe un gesto gravissimo e irresponsabile” dichiara Andrea Boraschi, responsabile della Campagna Energia e Clima di Greenpeace. Oltre a facilitare la partecipazione democratica, si risparmierebbero cosଠtra i 350 e i 400 milioni di euroQuesto governo si era presentato agli italiani svendendo auto blu pur di fare cassa, raggranellando però poche migliaia di euro. Si tratta dello stesso esecutivo che oggi, per compiacere i petrolieri e indebolire la democrazia, rinuncia a 400 milioni? La coerenza è una virtù definitivamente tramontata?”, domanda Boraschi.

Agipress

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