Una Toscana in trasformazione, alta affluenza, la parola ora al Consiglio regionale
AGIPRESS – FIRENZE – L’esito del Referendum del 6-7 ottobre in Toscana per esprimere volontà o meno per la Fusione dei Comuni indica che nascerà un comune unico fra Pratovecchio (77,27% i sà¬) e Stia (81,20% sà¬) in provincia di Arezzo, fra San Piero a Sieve (sଠal 73,98%) e Scarperia (sଠal 55,93%) in provincia di Firenze, fra Crespina (92,48% i sà¬) e Lorenzana (74,58% i sà¬) in provincia di Pisa e fra Casciana Terme (sଠal 80,02%) e Lari (sଠal 76,93%) sempre in provincia di Pisa. Gli abitanti si sono infatti espressi a favore del comune unico in tutti i comuni interessati e le percentuali sono in genere molto alte.
Il verdetto non è concorde fra Villafranca e Bagnone (Ms), Aulla e Podenzana (Ms), Capannoli, Palaia e Peccioli (Pi), Campiglia Marittima e Suvereto (Lu), Borgo a Mozzano e Pescaglia (Lu). A Villafranca prevalgono infatti i sଠ(88,58%), ma a Bagnone il 72,47% si è espresso per il no; ad Aulla vincono ancora i sଠ(71,30%), mentre a Podenzana prevalgono i no (59,28). A Palaia vince il sଠ(65,65%), ma Capannoli e Peccioli dicono no rispettivamente con il 50,57% e il 53,30%. A Campiglia Marittima vince il sଠ(76,69%) mentre e Suvereto l’82,12% è per il no. A Borgo a Mozzano vota sଠil 58,37%, a Pescaglia il 75,38% è per il no.
“Possiamo sicuramente dire che dopo il referendum “ commenta l’assessore regionale Vittorio Bugli “ avremo comunque una Toscana diversa. Al posto di 8 comuni ce ne saranno 4, e a questi si aggiungono i 3 comuni che sono derivati dalle fusioni già approvate: Figline-Incisa, Castelfranco-Piandiscò e Fabbriche-Vergemoli. Questa consultazione ha dimostrato comunque un’alta partecipazione al voto ed è stata l’occasione per un dibattito che rappresenta un fattore di crescita anche laddove il risultato non è univoco.” La parola passa ora al Consiglio regionale che sarà chiamato a pronunciarsi tenuto conto che l’esito del referendum è comunque consultivo.
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