DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

1 Agosto 2015

POSTE – Sale la protesta contro le chiusure in Toscana, in 300 manifestano a Pomino

Dalla piccola frazione del Comune di Rufina parte la mobilitazione contro il piano chiusure di Poste

AGIPRESS – FIRENZE – Da una piccola frazione del Comune di Rufina, Pomino, alle porte di Firenze, è partita la serie di manifestazioni da parte di cittadini, istituzioni, associazioni e sindacati contro il piano di Poste spa che prevede in Toscana la chiusura di 59 uffici postali, la maggior parte situati in zone periferiche, isolate, rurali e montane. Tutti insieme per dire no alla chiusura dell’ufficio postale perchè una comunità privata di questo tipo di ufficio è una comunità impoverita dove gli anziani non sanno più come fare per ritirare la pensione perchè l’ufficio aperto più vicino è a troppi km di distanza. Questa mattina a Pomino erano oltre 300 i cittadini presenti con il Comune di Rufina rappresentati dal Vicesindaco Vito Maida, la giunta e il consiglio, il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani e il Sindacato della Cisl Poste con il Segretario Regionale Vito Romaniello. Tutti insieme per difendere quell’ufficio postale “senza il quale – è emerso dagli interventi – tutta la cittadinanza sarebbe messa in difficoltà , in particolar modo i pensionati che sarebbero obbligati a spostarsi a Rufina con tempi lunghi e costi rilevanti oltre al fatto che il territorio verrebbe privato di un servizio fondamentale, essenziale, e con funzione di presidio locale, di riferimento per l’intera comunità . Dalle Istituzioni, dalle organizzazioni sindacali dei pensionati e dalla popolazione dunque un secco “no” alla chiusura dell’Ufficio Postale con la promessa che se Poste non cambierà idea la mobilitazione continuerà “.

LE REAZIONI – “Pomino non ci sta alla chiusura del proprio ufficio postale – dichiara il Consigliere Comunale PD residente a Pomino Andrea Barducci – e lo ha detto forte stamani con gli oltre trecento cittadini presenti al presidio promosso dai sindacati pensionati. Proseguiremo quindi nella mobilitazione fino a che Poste Italiane non ritirerà il provvedimento relativo alla chiusura. Pomino si trova a 12 km da Rufina, non ci sono banche e la chiusura dell’ufficio postale sarebbe drammatica per tutti i cittadini, in particolare per i pensionati”. “I cittadini e le istituzioni non vogliono essere lasciati soli – afferma Oreste Giurlani – e ancora una volta preoccupa il rischio di penalizzazione delle aree marginali, periferiche, montane e rurali. Ma questo – aggiunge – non lo accettiamo e ribadiamo che non è possibile dimenticare o sottovalutare la funzione fondamentale di presidio che i servizi postali esercitano nei territori montani e rurali, dove fungono anche da luogo di coesione sociale, economica e territoriale consentendo l’accesso universale a servizi locali essenziali. Da Pomino – chiude Giurlani – la richiesta forte di farla finita con operazioni, come quella di Poste, che hanno come unica conseguenza lo spopolamento, l’impoverimento del territorio e la perdita del valore di comunità , altro che risparmi”.

Agipress

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