“È l’ora di un cambio di passo, l’attuale classe dirigente ha ormai fatto il suo corso, ora un rinnovamento e un congresso per discutere e dibattere finalmente su contenuti e proposte concrete”.
AGIPRESS – È in sintesi quanto è emerso ieri sera nel corso dell’iniziativa “PSI anno Zero” svoltasi presso il Torrino della Rondinella, alla presenza di numerosi iscritti al Partito Socialista provenienti da ogni parte d’Italia, simpatizzanti e associazioni di area.
“Siamo di fronte ad una nuova fase “ hanno precisato Arianna Bagiardi Presidente del Movimento per il Socialismo Europeo e Matteo Meloni coordinatore metropolitano PSI Fiorentino – perché ormai, come è emerso anche dagli interventi, la nostra classe dirigente esprime solo tatticismi, e non è più capace di proposte concrete”.
“Lo dimostra – hanno continuato Meloni e Bagiardi – l’assenza del Segretario Regionale Pieraldo Ciucchi all’iniziativa, che ha snobbato l’iniziativa forse preoccupato da altro, sintomo del fatto che non si pensa più ad una collaborazione tra generazioni ma ad una limitazione delle iniziative della nuova generazione associando ai giovani solo la parola cialtroneria politica. O come il nostro segretario nazionale Riccardo Nencini “aggiungono – la cui unica preoccupazione è forse quella di fare riunioni il giorno antecedente la nostra iniziativa, sabotandola e preoccupandosi solo di screditare i giovani. Certo – hanno ribadito Meloni e Bagiardi – non hanno proprio niente di meglio da fare”.
Nel corso dell’assemblea è stato sottolineato dai due giovani il limite che ha avuto il partito in questi anni e cioè quello di non esprimere apertura verso un’area vicina alla loro. Per questo motivo è stata lanciata durante la serata la proposta di apertura a nuova fase che è stata anche la chiave di svolta dell’iniziativa.
“Avanti verso l’apertura, basta con le chiusure e col vecchio modo di far politica “ è lo slogan lanciato – c’è necessità di rimettere al centro la politica come servizio ai cittadini e c’è la necessità di sviluppare proposte nuove come la creazione di comitati anti-porcellum, dove i socialisti si sentano liberi di dover dire la loro contro una legge elettorale che ha rovinato la politica in questo Paese. C’è bisogno di rendere voce al popolo socialista che per troppo tempo è stato messo in silenzio.”
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