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26 Marzo 2025

Pnrr, Campania in forte ritardo: è allarme

AGIPRESS – Salerno, 26 marzo 2025 – L’Ufficio Studi di Federcepicostruzioni, analizzando i dati di OpenPNRR, lancia l’allarme-Campania: dei 22,9 miliardi di investimenti per 24.077 progetti previsti nel PNRR (15,9 miliardi di risorse europee, 7 attinti da altre risorse) ad oggi i pagamenti sono fermi al 13%. Un dato lontanissimo, addirittura meno di un terzo, dalla media nazionale del 30,14%. Il grosso degli investimenti in Campania è previsto per le infrastrutture (2.962 progetti per 11,2 miliardi), per la scuola, l’università e la ricerca (7.031 progetti per 3,3 miliardi), la transizione ecologica (896 progetti per 2,5 miliardi) e la salute (1.261 progetti per 2,2 miliardi). “Sul dato regionale estremamente negativo – commenta il presidente nazionale di FedercepicostruzioniAntonio Lombardi – incidono pesantemente i ritardi ministeriali, le carenze di organico delle amministrazioni attuative, soprattutto dei Comuni, ma anche la poca chiarezza programmatica, con interventi ancora previsti nelle misure legate alla transizione ecologica, ma che probabilmente non saranno più realizzati. Dato negativo anche per le misure legate alla salute, con il quadro progettuale ed attuativo legato alle Case e agli Ospedali di Comunità, in pesante ritardo”. Le peggiori performance di spesa si registrano nelle province di Benevento (10%) e Salerno (12%). Avellino e Caserta si attestano al 14%, mentre il dato “migliore” (ma comunque lontanissimo dalla media nazionale) è quello della provincia di Napoli, che ad oggi ha speso il 15% degli oltre 6 miliardi disponibili.  A Salerno in particolare i progetti finanziati dal PNRR sono 5.651, dei quali 5.631 comunali e 20 provinciali, per un investimento complessivo di 3,4 miliardi (2,8 di risorse europee e 611 milioni di altre risorse). “Il dato salernitano in particolare – commenta ancora il presidente Antonio Lombardi – conferma le difficoltà dei piccoli comuni, che non dispongono delle risorse umane e logistiche adeguate ad attivare procedure particolarmente complessi. L’auspicio è che si proceda celermente ad ovviare a queste problematiche, integrando anche temporaneamente gli organici o prevedendo forme di collaborazione con realtà esterne per evitare la perdita e la conseguente riassegnazione di queste risorse”. “Non può tuttavia non destare preoccupazione – conclude il presidente di Federcepicostruzioni – che nella sola provincia di Salerno di 3,4 miliardi disponibili, dei quali 1,3 per la transizione ecologica e 503,3 milioni per le infrastrutture, siano stati spesi per appena il 12%: vale a dire 120 milioni. 3,3 miliardi sono ancora fermi nei cassetti, con le scadenze del cronoprogramma europeo sempre più incombenti”. Agipress

 

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