Ermete Realacci: Con legge Piccoli Comuni proponiamo un’idea di Italia che può affrontare la crisi proprio perché valorizza i talenti legati ai territori e alle comunità
AGIPRESS – ROMA – “Parlare di ambiente significa parlare di problemi aperti, come il dissesto idrogeologico o i mutamenti climatici, ma anche parlare di una grande opportunità . Passa proprio da una conversione in chiave green della nostra economia la strada per battere la crisi”. A spiegarlo è stato Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, intervenendo all’incontro “I Sindaci d’Italia nell’Aula di Montecitorio – Idee per il futuro del Paese” promosso dalla Presidenza della Camera e dall’Anci.
I PROVVEDIMENTI AMBIENTE – Realacci ha ricordato che la Commissione Ambiente e la Camera dei Deputati “hanno prodotto importanti provvedimenti: la legge sugli eco-reati e la legge sulle agenzie ambientali, la prima per introdurre i reati ambientali nel nostro codice penale e rafforzare il contrasto all’illegalità e alle ecomafie, la seconda per rendere i controlli ambientali più forti e uniformi su tutto il territorio nazionale. Entrambi provvedimenti che sono ora all’esame del Senato e che mi auguro siano approvati in tempi rapidi. Con la legge per la valorizzazione dei Piccoli Comuni di cui sono primo firmatario e che sarà nelle prossime settimane in discussione nell’Aula della Camera insieme all’abbinato testo a prima firma Terzoni (M5S), proponiamo invece un’idea di Italia che può affrontare la crisi proprio perché valorizza i talenti legati ai territori e alle comunità , perché punta sull’innovazione, sulla conoscenza, sull’identità , sulla bellezza“.
GREEN ECONOMY – “Inoltre con il Collegato Ambientale, provvedimento che anch’esso approderà in Aula nelle prossime settimane – continua Realacci – promuoviamo il riuso delle materie prime seconde, la mobilità sostenibile e la green economy. Non a caso la misura anticiclica di gran lunga più efficace messa in campo nel 2013 è stato il credito di imposta per le ristrutturazioni e il risparmio energetico in edilizia, che lo scorso anno ha prodotto 28 miliardi di investimenti e 340mila posti di lavoro tra diretti e indotto. Proprio per questo l’eco-bonus va rafforzato, esteso e stabilizzato con la Legge di Stabilità “.
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