“Un’opportunità per tutto il Paese, un’idea di sviluppo che punta sui territori e sulle comunità “.
AGIPRESS – FIRENZE – “Il testo di legge per la valorizzazione dei Piccoli Comuni di cui sono primo firmatario approderà in Aula alla Camera dal 26 settembre, come stabilito oggi dalla conferenza dei Capigruppo”. Lo annuncia Ermete Realacci (Pd), presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera e primo firmatario della legge sui Piccoli Comuni. “Nato a partire da una mia proposta di legge unificata con quella analoga della collega Terzoni – aggiunge Realacci – questo testo, di cui sono relatori i colleghi Borghi, Iannuzzi e Misiani, è un’opportunità per tutto il Paese per un’idea di sviluppo che punta sui territori e sulle comunità , che coniuga storia, cultura e saperi tradizionali con l’innovazione, le nuove tecnologie e la green economy. Quanto sia importante la tenuta delle comunità lo hanno dimostrato anche il recente terremoto che ha colpito il Centro Italia e la straordinaria risposta che è arrivata da istituzioni, forze dell’ordine, Protezione civile, cittadini e volontari. I Piccoli Comuni amministrano più della metà del territorio nazionale, in essi vivono oltre 10 milioni di italiani. Non sono un’eredità del passato, ma una straordinaria occasione per difendere la nostra identità , le nostre qualità e proiettarle nel futuro. Un’idea ambiziosa di Italia passa anche dalla giusta valorizzazione di territori, comunità e talenti. E’ questo il presupposto da cui parte questo testo di legge a lungo atteso, che finalmente approda in Aula alla Camera. È la quarta volta che questo accade dalla prima presentazione della proposta e mi auguro che anche nell’attuale legislatura ci sia un’ampia maggioranza per favorire poi il dibattito in Senato” conclude Realacci. Per le aree oggi in condizioni di maggior difficoltà è previsto uno specifico stanziamento di 100 milioni per il periodo che va dal 2017 al 2023. (Vedi sotto il testo del DDL allegato)
LE MISURE PRINCIPALI
- diffusione della banda larga e misure di sostegno per l’artigianato digitale;
- semplificazione per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento anche per la loro conversione n alberghi diffusi;
- interventi di manutenzione del territorio con priorità per la tutela dell’ambiente e la prevenzione del rischio idrogeologico;
- messa in sicurezza di strade e scuole e interventi di efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico;
- acquisizione e riqualificazione di terreni e edifici in abbandono;
- possibilità di acquisire case cantoniere da rendere disponibili per attività di protezione civile, volontariato, promozione dei prodotti tipici locali e turismo;
- realizzazione di itinerari turistico-culturali ed enogastronomici e di mobilità dolce;
- possibilità di acquisire di binari dismessi e non recuperabili all’esercizio ferroviario, da utilizzare come piste ciclabili;.
- dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, possibilità per i centri in cui non ci sono uffici postali di pagare bollette e conti correnti presso gli esercizi commerciali;
- facoltà di istituire, anche in forma associata, centri multifunzionali per la fornitura di una pluralità di servizi, in materia ambientale, sociale, energetica, scolastica, postale, artigianale, turistica, commerciale, di comunicazione e sicurezza, nonché per attività di volontariato e culturali;
- interventi in favore dei cittadini residenti e delle attività produttive insediate nei piccoli comuni;
- promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta e del loro utilizzo anche nella ristorazione collettiva pubblica.
Agipress