AGIPRESS – Progressi tecnologici, nuovi sistemi automatici più efficienti, calo dei consumi: tra 2010 e 2022 le emissioni di Pm10 causate dagli apparecchi a legna e pellet in Italia sono diminuite del 40%, al netto di una sostanziale stabilità del parco installato. Il turnover tecnologico ha interessato in particolare i dispositivi “tradizionali” come i camini aperti, che sono passati dal 42% del parco installato nel 2010 al 34% nel 2022. Mentre le stufe a pellet, negli stessi anni, sono passate dal 6% al 21% del totale installato. Resiste tuttavia nel nostro Paese un parco vetusto, visto che il 66% degli apparecchi ha un’età superiore ai 10 anni. Il quadro emerge dai dati presenti nel Rapporto Statistico 2023 “Il legno nel riscaldamento residenziale e domestico” curato da Aiel “ Associazione italiana energie agroforestali, che fotografa lo stato del riscaldamento domestico a biomasse al 2022 e, in particolare, l’evoluzione del parco tecnologico e i suoi effetti in termini di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni atmosferiche. E proprio le innovazioni tecnologiche e la spinta verso l’efficienza energetica del settore sono al centro di Progetto Fuoco, il più importante trade-show mondiale dedicato al riscaldamento a biomassa, in programma a Veronafiere dal 28 febbraio al 2 marzo 2024.
«A Progetto Fuoco il tema della sostenibilità ambientale è al centro» dichiara Raul Barbieri, direttore commerciale di Veronafiere. «I dati del rapporto Aiel dimostrano che la sostituzione dei generatori più datati in favore dell’acquisto di quelli di nuova generazione è fondamentale per compiere un vero passo avanti verso l’abbassamento delle immissioni di particolato nocivo in atmosfera. Ecco perché Progetto Fuoco mette al centro proprio le tecnologie di ultima generazione, che vanno nella direzione dell’efficientamento energetico e che contribuiscono alla transizione ecologica dell’intero settore del riscaldamento a biomassa». «Un contributo determinante al miglioramento della qualità dell’aria è arrivato dal Conto Termico che, insieme a bandi di finanziamento locali e regionali, ha fatto da volano alla riqualificazione energetico-ambientale del parco generatori a biomassa “ spiega Annalisa Paniz, direttrice generale di Aiel “. Tuttavia, in Italia è ancora attivo un imponente parco di generatori vetusti che ostacola un’ulteriore accelerazione del processo di miglioramento della qualità dell’aria. Per questo è necessario rafforzare l’impegno in questa direzione, a partire da una semplificazione, revisione e potenziamento dell’incentivo Conto Termico». AGIPRESS