DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

15 Aprile 2023

Pastori e allevatori, materie d’esame


AGIPRESS – Sempre più giovani negli ultimi anni stanno abbandonando il posto fisso o lavori poco gratificanti, per altri all’aria aperta o con orari flessibili. Spesso a rimetterne è il guadagno economico, ma se l’opzione è guadagnarci in salute perché no: addio a ritmi di lavoro frenetici, a routine ormai statiche e ripetitive, a turni nel fine settimana o addirittura alla domenica lavorativa. Tutto ha avuto inizio con la pandemia, che per due anni ci ha costretti ad una vita fatta solo di casa-lavoro, con zero svago e divertimenti pubblici, con ore d’aria limitate e controllate, distanziamento sociale. Molti ne sono usciti con la convinzione che la sola ambizione lavorativa non reca la felicità , anzi: non può esserci una vita di successo senza la salute mentale e fisica.

Non desta infatti troppo stupore che ad una selezione per una scuola per pastori, in partenza in Toscana a fine aprile, su 6 posti disponibili si siano candidati in 167, tra cui molti laureati. Vista la valanga di richieste pervenute, infatti, gli organizzatori hanno deciso poi di selezionare 2 ragazzi in più, per un totale di 4 uomini e 4 donne, quasi tutti sotto i 30 anni. Stiamo parlando della Sheperd School, la scuola per pastori ed allevatori, che tra qualche giorno aprirà i suoi battenti a Stia, nel bellissimo scenario del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi: un percorso completamente gratuito, che si inserisce all’interno del progetto Life, finanziato dall’Unione Europea.

Questa scuola, nasce con lo scopo di generare ricambio generazionale in settori, quello della pastorizia e dell’allevamento, ormai sempre meno gettonati, ma anche per recuperare zone montane e praterie che rischierebbero di scomparire senza l’uomo che se ne occupa. Un nobile progetto quindi che tenta di salvaguardare gli ecosistemi esistenti, dato che pascoli e praterie sono tra gli ambienti più ricchi di biodiversità .

Il progetto, Life ShepForBio, presentato alla comunità locale e agli stakeholders lo scorso giovedଠ6 e sabato 8 aprile, va ad inserirsi e ad intervenire su 3 aree che la stessa Unione Europea ha individuato come Habitat d’interesse. Quello della scuola per pastori si tratta di un corso della durata teorica di 2 mesi, con insegnanti specializzati ad esporre i vari moduli didattici, e un periodo di stage di 30 giorni, per mettere in pratica le conoscenze apprese, presso aziende agricole del posto coinvolte nel progetto. Agli allievi che partecipano al corso è garantito alloggio gratuito. Il percorso formativo sarà attivo per 4 cicli, dal 2023 al 2027. Il progetto, oltre alla scuola per formare giovani pastori e allevatori, prevede anche il recupero ambientale dell’habitat, attraverso la promozione del pascolo animale al fine di contrastare l’avanzata di vegetazione arbustiva e arborea, e attraverso la predisposizione di infrastrutture al servizio dei pastori.

Chi ha scelto di partecipare alla call e soprattutto coloro che sono stati selezionati, dovranno sicuramente dimostrare tanto amore e tanta pazienza per gli animali e predisposizione per la natura; si tratta ormai, quello dell’allevamento e della pastorizia, una scelta di vita più che un lavoro, dove i ricavi sono sempre minori e le spese, come per tutti i settori, sempre più in crescita. AGIPRESS

di Rosaria Benini

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