DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

20 Gennaio 2020

Papa Gregorio VII al centro di “Storia e storie di Toscana”

Mille anni dalla nascita a Sovana (GR), fu rigoroso ma anche innovatore.

AGIPRESS – FIRENZE – A mille anni dalla nascita a Sovana di Papa San Gregorio VII, ricorrenza che la Diocesi di Pitigliano, Sovana e Orbetello ricorderà solennemente per tutto il 2020, si accendono i riflettori su questa straordinaria figura che ha avuto un ruolo di primo piano nella vita della Chiesa della sua epoca e non solo e che conserva connotati ancora attuali. A questo Papa al tempo stesso rigoroso sui principi (si pensi alla sua lotta alla simonia e al concubinaggio nel clero) e grande innovatore (fu lui a dare inizio a quella che sarà chiamata la “lotta delle investiture” con la quale rivendicò il diritto di nominare i vescovi sottraendolo all’imperatore), la rivista “Storia e storie di Toscana” dedica un ampio primo piano nel suo numero di fine 2019.

A quello che è stato definito il più illustre dei Maremmani sono dedicati articoli di Antonello Carrucoli, autore del libro “Papa Gregorio VII. Ildebrando da Sovana”, edito da Moroni con la prefazione dello storico del cristianesimo Domenico Maselli. A Carrucoli si deve, fra l’altro, un lungo lavoro di ricerca sul luogo natale di Ildebrando individuato nell’oppido di Rovaco lungo il corso della Roiana, nei pressi di Sovana. Oltre a lui scrivono Daniele Morini, cultore di materia in storia medievale presso il dipartimento di Storia dell’Università di Bologna e assessore alla cultura del Comune di Quattro Castella e il giornalista Fiorenzo Bucci autore di una ricerca su tutti i papi toscani.

Nell’editoriale del direttore di ST Pierandrea Vanni dal titolo “il Papa di Sovana che umiliò l’Imperatore” si sottolinea che “la traccia di Papa San Gregorio VII resta, a distanza di mille anni, nitida e capace, se solo lo si voglia, di parlare per molti aspetti alla Chiesa di oggi e non solo”. La rivista, dedica articoli, fra gli altri alla figura di Caterina dei Medici, al condottiero della Tuscia Pietro Farnese che guidò i fiorentini ad una storica vittoria e alla singolare figura di Fosco Dinucci: il suo mini partito marxista leninista era riconosciuto dal Partito comunista cinese e Dinucci fu ricevuto con tutti gli onori a Pechino da Mao Tse-tung. Nella rubrica appare un racconto di Irene Blundo tratto dal suo recente “Mare di conchiglia” che ha avuto consensi da critica e lettori.

Agipress

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