AGIPRESS – E’ un bell’esempio di viticoltura eroica, la coltivazione dell’uva a Pantelleria, con le viti ad alberello prodotte con fatica e tanto lavoro manuale, dalle quali si ricava il pregiato passito Zibibbo famoso nel mondo. Ed è un omaggio a questa antica tradizione il meeting “Zibibbo è Pantelleria“, che si terrà da venerdଠ5 a domenica 7 maggio 2023 voluto da Vincenzo Campo, sindaco di Pantelleria, che si batte con Regione, Consorzio e Ministero, per una “chiarezza senza battaglie dannose per tutti”, per tutelare il prezioso Zibibbo. Perché il gioiello della “famiglia dei panteschi e di nessun altro” venga tutelato, difeso e valorizzato sull’isola piccola, “che sia in mano ai piccoli viticoltori e imbottigliatori, che sia strumento di attrazione turistica e non di commercio nei supermercati o discount o autogrill”, come dice il sindaco, che ribadisce la volontà “di impegnare istituzionalmente sempre più garanzie e assistenza perché 40-50 imprese di giovani agricoli multilaterali possano resistere, sviluppare e crescere”. Al suo fianco è Giampietro Comolli, uno dei più grandi esperti negli anni di consorzi e vini DO, dal 1986 direttore e da allora esperto di consorzi di tutela, curatore e scrittore di tanti e noti disciplinari DO-IT e creatore di distretti produttivi turistici come Terre del Gavi o Altamarca o Costa Etrusca, presidente dell’osservatorio Economico vini fondato nel 1991, che è stato coinvolto dalla amministrazione comunale per consigliare produttori e amministratori su alcune scelte strategiche irrinunciabili e improcrastinabili. In merito al tema della tutela dei territori vitati e delle varietà di viti da piantare oggi anche in sintonia con cambi climatici e cura dell’ambiente coltivato, su come valorizzare la denominazione e il modello vincente di un vino Doc italiano, è molto chiaro: “Lo Zibibbo è noto da anni come vino dolce passito naturale ottenuto dal vitigno omonimo a Pantelleria, come è stato l’antico Valdobbiadene Prosecco oggi diventato Prosecco Doc. Molto simili i due percorsi: anche lo Zibibbo necessita di una patria unica blindata in base a tipologia e accettazione riconoscimento del consumatore. L’offerta deve adeguarsi: accontentare tutti i consumatori con etichette diverse e stessa origine non paga. Lo Zibibbo classico è proprio quel territorio antico autentico e solo che è riferito all’isola di Pantelleria ¦ e basta! E tale deve rimanere senza artifici, interventi industriali, aggiunte di alcol e zucchero, senza forzature in serre ventilate”. Tutti temi sollevati dai 350 viticoltori rimasti per passione, amore. Sostenuti anche dal mondo del turismo: il mare e lo zibibbo con i dammusi sono l’attrazione principale, insieme ad una enogastronomia di attualità basata sull’enoturismo, i percorsi escursionistici, i luoghi e siti millenari, con una matrice vegetariana da sempre frutto dei scambi continui mediterranei.
Il programma 5-7 maggio 2023: Venerdଠ5 (16,30-20,00 ) Zibibbo è Zibibbo: Viti-Cultura e Agri-Cultura futuro di Pantelleria – Dai vigneti eroici dell’Unesco all’enoturismo. Interventi dei Vincenzo Campo e Marilena Mauceri, Angelo Radica, Dario Stefano, Giuseppe Ambrosio. Presenti Città del Vino, Strade Vino e Sapori, Cervim, Intervitis, Misaf, Enoturismo nazionale. Sabato 6 (10,00 -13,00 ) Cura resilienza sviluppo della Perla Nera – Ricerca della qualità della vita e della vite. Interventi di Regula Pedretti, Rocco De Prisco, Antonio Parrinello, Gaetano Conte. Presenti Vitis Rauscedo coop, CevesUni , Osservatorio Ovse. Sabato 6 (15- 20,00) visita Vigna e Cantina di Zibibbo e Azienda Agricola prodotti panteschi. Domenica 7 (10,00 -13,00 ) Progetti e piani per giovani agricoltori panteschi – Circoli e residenti pro-Pantelleria “ Resilienza delle terre fragili.
di Gloria Ciabattoni