DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

2 Luglio 2017

Palio di Siena del 2 luglio, vince la Giraffa, dopo un’ora e mezza di attesa

Si tratta della quinta Carriera vinta per Jonatan Bartoletti, detto Scompiglio, su Sarbana

AGIPRESS – SIENA – La Contrada della Giraffa ha vinto il suo 35° Palio: la Carriera dedicata alla Madonna di Provenzano, e Siena ha rinnovato l’appuntamento con la storia dimostrando, ancora una volta, di saper coniugare tradizione e ritualità con le dinamiche e le sfide del presente. Oltre le trasformazioni e le tensioni del villaggio globale, il Palio come da sempre riesce a fare, ha riaffermato la sua dimensione unica ed eterna, all’interno di un tempo magicamente sospeso nel quale, tra sacro e profano, la città riscopre i tratti più profondi della propria identità . “Un’avventura straordinaria dell’immaginazione”, come la definiva il semiologo Omar Calabrese. Capace di catturare le emozioni più disparate e modulare i sentimenti più estremi: auspici e timori, gioia e tristezza, giubilo e delusione, secondo la logica binaria del contrasto netto che la città esprime sin dal suo stemma in bianco-nero, la Balzana. Jonatan Bartoletti, detto Scompiglio, ha vinto per la terza volta consecutiva, dopo il “cappotto” nella Lupa dello scorso anno, arrivando a conquistare il suo quinto Palio. Bartoletti montava Sarbana, una femmina di sei anni, che ha corso per la seconda volta sul tufo di Piazza del Campo.

Dopo un’ora e mezza di attesa e molti tentativi di ingresso fra i canapi, il cavallo esordiente Tornasol andato in sorte alla Tartuca, e montato dall’esperto Luigi Bruschelli, detto Trecciolino, è stato ritirato in seguito all’applicazione dell’articolo 50 del Regolamento del Palio sulla base del quale l’impossibilità di correre viene dichiarata dall’autorità comunale in caso di una sopravvenuta “malattia” talmente grave da far ritenere che possa trovarsi nell’impossibilità di correre, su conforme parere espresso all’unanimità da un Collegio veterinario composto dal veterinario comunale, da quello nominato dal Magistrato delle Contrade e da un terzo di fiducia della Tartuca, dinanzi ai Deputati della Festa. Si è giunti, cosà¬, all’esclusione del barbero Tornasol, in virtù del suo alterato stato psico-fisico sancito dal Collegio e rappresentato anche dal fantino Luigi Bruschelli, che ha esplicitato più volte la condizione di ingestibilità del cavallo. Di conseguenza , la carriera è stata corsa solo da nove Contrade, entrate fra i canapi con lo stesso ordine. Con l’Onda di rincorsa tra i canapi si sono allineate: Torre, Aquila, Bruco, Leocorno, Selva, Civetta, Pantera e Giraffa. A partire in testa la Selva, inseguita dalla Torre e dall’Aquila. La Giraffa resta prima per tre giri fino al bandierino e celebra la sua vittoria.

Agipress

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