DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

9 Dicembre 2021

Pagamenti digitali, i risultati dello studio di AppQuality e dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano

Come viene influenzata la scelta del metodo di pagamento da parte dei consumatori in Italia.

AGIPRESS – MILANO – Comprendere quali variabili influenzano la scelta del metodo di pagamento in store nell’era Covid per avvicinare diverse fasce di età ai pagamenti digitali è stato l’obiettivo dello studio condotto da AppQuality, insieme all’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano. La startup innovativa ha coinvolto la community in uno studio alla scoperta delle nuove forme di moneta e pagamenti elettronici, dalle carte di credito fino alle nuove frontiere digitali, come le app per scambiare denaro attraverso gli smartphone. Come fotografano i dati dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, sebbene il contante rappresenti ancora il mezzo di pagamento maggiormente utilizzato, la crescita del +23% di transazioni digitali in Italia nei soli primi sei mesi del 2021, che ha raggiunto i 145,6 miliardi di euro, è senza dubbio un segnale positivo che porta il consumatore verso una nuova consapevolezza che guarda alla velocità e alla sicurezza, ma soprattutto alla sostenibilità ambientale. I pagamenti tramite Contactless oggi superano i 52 miliardi di euro, +66% sul 2020, ma raddoppia anche il valore del transato da smartphone che ammonta a 2,7 miliardi di euro, +108% sempre rispetto al 20201.

LO STUDIO – AppQuality ha condotto uno studio, della durata di un mese, coinvolgendo una community di differenti tipologie di utenti: persone comuni, dal pensionato all’insegnante, fino a liberi professionisti e casalinghe, raggruppati in base all’età , dai 21 ai 61 anni. Sono stati coinvolti sia utenti altamente digitalizzati – ossia persone tendenzialmente più portate a sperimentare spontaneamente le più recenti innovazioni – sia chi, invece, fa più fatica a comprendere i vantaggi del digitale e a fidarsi di questi strumenti. Per un mese i partecipanti hanno compilato un diario digitale dopo ogni pagamento effettuato in negozio, annotando, tra gli altri fattori, il metodo di pagamento utilizzato, la tipologia di esercizio commerciale, l’importo della transazione e l’esperienza d’acquisto. Inoltre, sono stati registrati anche i tentativi di acquisto non andati a buon fine e le relative motivazioni. Lo studio è stato suddiviso in tre periodi, durante i quali sono state assegnate ai partecipanti delle missioni.

Nel primo periodo di analisi, il contante risulta il metodo di pagamento più utilizzato (58% delle transazioni), mentre poco meno di 1 pagamento su 4 avviene tramite Carta Contactless (22% delle transazioni). Il contante, inoltre, viene scelto principalmente per le spese di piccolo importo, mentre per importi superiori ai 10 euro è più probabile che vengano preferiti metodi alternativi. Tuttavia, a fronte della forzatura imposta nella seconda settimana dello studio i comportamenti si sono modificati notevolmente con una riduzione del contante ad appannaggio delle carte contactless, soprattutto nei supermercati. Nella terza settimana, infatti, il contante è stato scelto per il 33% delle transazioni, mentre l’utilizzo delle carte contactless è salito al 43% delle transazioni.

“Secondo lo studio, la scelta del metodo dei pagamenti è influenzata principalmente da fattori quali la velocità e la comodità . Smartphone e Carta Contactless rispondono alle esigenze di velocità , ma sono anche utilizzate come metodo abitudinario. La sicurezza, invece, non sembra incidere particolarmente nella scelta” spiega Luca Manara, Ceo di AppQuality.

I fattori che influenzano la scelta del metodo di pagamento: velocità , comodità e valore della transazione. Mentre nella prima fase dello studio la “soglia psicologica” sotto cui ricorrere al contante era quella dei 10 euro, nella terza fase il comportamento dei partecipanti cambia, e le fasce 0-5 euro e 5-10 euro hanno visto un netto incremento nell’utilizzo di smartphone ad appannaggio del contante. Un’altra riflessione va fatta per quanto riguarda i supermercati, dove l’utilizzo del contante è nettamente ridotto rispetto ai negozi più piccoli, nei quali è largamente lo strumento più utilizzato.

L’influenza sui diversi tipi di partecipanti. Tra i partecipanti presi in esame, i più digitalizzati non sono stati influenzati da un periodo di «shock» come quello imposto, rimanendo saldi sulle proprie abitudini connotate da un buon livello di utilizzo dei pagamenti digitali. Invece, il cambiamento di comportamento è più netto nel caso degli utenti meno digitalizzati, che hanno apprezzato maggiormente l’innovazione dei sistemi. Dato che il cambiamento di abitudini a vantaggio dei metodi più innovativi registrato durante lo studio si è registrato nel momento di attivazione dell’Extra-Cashback di Stato, AppQuality ipotizza che la campagna di Cashback possa essere stata anch’essa efficace per diffondere la conoscenza dei vantaggi di pagamenti digitali rispetto a quelli con il contante. AGIPRESS

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