DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

9 Novembre 2013

ORTODONZIA – Nuove tecniche chirurgiche ed ortodontiche in 3D

Chiuso a Roma il 44° Congresso Internazionale della SIDO (Società Italiana di Ortodonzia)

AGIPRESS – ROMA – Modelli virtuali tridimensionali e uno speciale “navigatore”, per guidare il chirurgo in sala operatoria e ridurre al minimo errori o imperfezioni. Questa una delle novità emerse dal 44° Congresso Internazionale della SIDO (Società Italiana di Ortodonzia) chiuso oggi a Roma dopo la tre giorni complessiva che ha visto oltre 2000 presenze, 1460 preiscrizioni, 350 relatori internazionali, più di 300 espositori e decine di focus sulle nuove tecnologie in campo ortodontico.

Si è parlato prevalentemente delle nuove tecnologie in campo ortodontico e dell’uso di modelli virtuali tridimensionali, di sostegno al chirurgo in sala operatoria. Temi che hanno introdotto anche una serie di dati sulla medicina orale. Il primo afferma che quasi il 70 per cento degli italiani ha bisogno di trattamenti ortodontici, anche se soltanto la metà della popolazione decide di rivolgersi ad un professionista. Tra queste, il 60% lo fa solo quando insorge un problema, mentre il 40% si affida all’ortodontista per prevenire un possibile danno futuro.

Tra le maggiori novità emerse, grande attenzione è stata dedicata all’applicazione dei modelli virtuali tridimensionali in fase di operazione. Nello specifico si tratta di riprodurre al computer la fisionomia del paziente, con struttura ossea, tessuti molli, nervi ecc per poter simulare – sempre virtualmente – l’intervento chirurgico vero e proprio e valutare, già prima di entrare in sala operatoria, i risultati. Successivamente, in fase di intervento, uno speciale apparecchio con le stesse funzioni di un tradizionale navigatore satellitare, guiderà il chirurgo, per limitare al minimo le imperfezioni in fase di operazione, ed ottimizzare al massimo l’allineamento delle arcate dentali, o posizionare senza imprecisioni le ossa mascellari. Questa speciale macchina viene infatti collegata ad una piccola ˜antenna’ dotata di sensori, che viene applicata al paziente. In questo modo, quando il medico effettuerà l’intervento, sarà in grado di valutare in tempo reale ogni singola operazione e, se necessario, correggersi qualora stia commettendo un’imprecisione. Questo metodo permette di raggiungere un’accuratezza dell’intervento superiore al 90 per cento.

Spazio è stato dato anche alla campagna di sensibilizzazione a favore del Progetto nazionale di Solidarietà a sostegno di quei bambini, tra i 9 e i 12 anni, affidati alle Case Famiglia. Nata nel 2006, l’iniziativa ha visto un costante incremento delle adesioni da parte dei soci.

Agipress

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