L’allarme: l’esenzione totale rimarrà solo nei municipi collocati ad oltre 600 metri sul livello del mare
AGIPRESS – FIRENZE – “C’è forte preoccupazione per il provvedimento in arrivo dal Ministero dell’Economia e Finanza che rivede la tassazione IMU sui terreni, che finora escludeva dall’imposta tutti i proprietari di beni che si trovavano nelle zone montane e collinari”. Il Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani in rappresentanza di oltre 160 Comuni montani della Toscana lancia l’allarme. “Si tratta di una stangata per i territori montani e rurali “ afferma Giurlani “ che vede ancora una volta penalizzate le aree che più di altre avrebbero bisogno di attenzione e sostegno, basti pensare ai danni subiti dalla montagna negli ultimi tempi per le numerose alluvioni. Credo sarebbe stato opportuno un confronto con i Comuni interessati “ conclude Giurlani “ prima di prendere decisioni del genere, per questo chiederemo un confronto urgente al Governo“.
IN BASE ALLE REGOLE ATTUALI nelle aree montane e di collina non sono soggetti ad imposta né i terreni agricoli né quelli diversi (ad esempio quelli incolti). Finora, ha fatto fede l’elenco allegato alla circolare 9/1993. Il nuovo decreto, invece, modifica radicalmente il quadro, individuando tre diverse fasce altimetriche.
COSA PREVEDE IL DECRETO – Secondo il decreto l’esenzione IMU per i terreni è, infatti, destinata a rimanere solo in 1.578 Comuni rispetto ai 3.524 di oggi; ben 2.568 avranno invece un’esenzione parziale, che si limita ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali. Una corsa contro il tempo per i contribuenti restanti, 3.912 Comuni, che dovranno pagare entro il 16 dicembre tutta l’imposta sui terreni relativa al 2014. Dal provvedimento è atteso un maggior gettito pari a 350 milioni di euro, che saranno immediatamente recuperati al bilancio dello Stato decurtando il fondo di solidarietà dei comuni esclusi dall’ambito di applicazione dell’esenzione.
LA NUOVA CLASSIFICAZIONE – Il decreto del Mef individuerà i comuni nei quali i terreni agricoli continueranno a non pagare l’Imu. Nasceranno tre fasce, sulla base dell’altitudine di ogni singolo Comune, e certificata dall’Istat. Secondo questa nuova previsione l’esenzione totale rimarrà solo nei municipi collocati ad oltre 600 metri sul livello del mare, mentre fra 281 e 600 metri sarà limitata ai terreni posseduti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali. Fino a 280 metri, invece, tutti dovranno presentarsi alla cassa già il prossimo 16 dicembre, versando l’intera imposta dovuta per il 2014. I nuovi parametri vanno dunque a cancellare la vecchia ripartizione (“Comuni montani” tutti esenti; “Parzialmente montani” con terreni esclusi dall’Imu solo nelle zone considerate montane; “Enti non montani”).
Agipress