Il commento di Ranieri Razzante.

AGIPRESS – Mi pare che a Sanremo vogliano andare in troppi. Io ci lascerei solo i cantanti. In ogni caso, la situazione è surreale. Al di là dei torti e delle ragioni, abbiamo una mobilitazione difensiva per una manifestazione canora, dobbiamo impegnare i “soliti noti” delle Forze dell’ordine (meno male che li abbiamo), dobbiamo preoccuparci della sicurezza del nostro Paese… Con i cittadini spaventati, che si debbono aspettare una pericolosità sociale ed una maggiore insicurezza per il prossimo futuro. Sinceramente? Sà¬. Il clima non è dei migliori, e c’è qualcuno che ciurla nel manico. Tecnicamente, e non politicamente, proclamare degli “stati di allerta” non è questione ordinaria e che si può derubricare a vicenda occasionale.

C’è una pericolosa voglia di sovvertire le leggi, l’ordine, la cultura, le tradizioni, i codici. Da parte di una minoranza, è vero. Ma non più “silenziosa”. Trasversale ad anarchici, mafiosi, terroristi. Il caso Cospito, e prima quello di Messina Denaro, sono solo delle micce innescate. La benzina la buttano una serie di personaggi loschi, che per variegati e criminosi interessi lanciano diktat, accuse, e fanno pure le telefonate minatorie. Mi pare che non abbiamo capito la gravità del momento. C’è una vera guerra in corso alle porte dell’Europa, e dobbiamo pensare a fermare quella. Non abbiamo tempo per qualche esagitato che reclama diritti che, secondo Costituzione e codice penale, non può avere.

Si sbaglia e si paga. Nelle proporzioni che giudici e leggi non hanno mai negato a nessuno, ferma la possibilità per tutti di sbagliare valutazioni, e per le leggi di essere migliorate. Ma con spirito e modalità democratiche, altrimenti lo Stato deve intervenire, per proteggere la maggioranza dei cittadini, che sono onesti e pacifici. AGIPRESS

Prof. Avv. Ranieri Razzante

• Docente di Tecniche di gestione dei rischi di riciclaggio – Università di Bologna
• Docente di Tecniche e regole della cybersecurity – Università Suor Orsola Benincasa
• Direttore Centro di Ricerca su Sicurezza e Terrorismo