Il prestigioso Motocross delle Nazioni, giunto con questo alla 74a edizione, una storia iniziata nel 1947 che mobilita e appassiona ogni anno il mondo dei fuoristradisti.
AGIPRESS – MANTOVA – L’Italia è Campione del mondo a squadre. Antonio Cairoli, Mattia Guadagnini e Alessandro Lupino tutti e tre su KTM hanno issato sul podio insieme al CT Thomas Traversini il prestigiosissimo Trofeo Chamberlin, ricevuto dalle mani del presidente della FIM Jorge Viegas. Precisione, concentrazione e strategia hanno permesso alla Squadra italiana di Cairoli, Lupino e Guadagnini di aggiudicarsi, seppur in modo rocambolesco il prestigioso Motocross delle Nazioni, giunto con questo alla 74a edizione, una storia iniziata nel 1947 che mobilita e appassiona ogni anno il mondo dei fuoristradisti.
Il circuito internazionale Città di Mantova, come il terzetto, passerà alla storia per aver ospitato l’evento fortunato che ha regalato cosà¬, oggi, tante soddisfazioni a tutti: piloti, pubblico, addetti ai lavori e ai numerosi appassionati che si sono collegati attraverso la TV o la piattaforma streaming di Infront Moto Racing. Il terzo titolo della storia è arrivato a Mantova oggi, dopo tre gare dure, sofferte che facevano apparire tutto come una giornata negativa, con cadute e penalizzazioni che hanno reso tutto ancora più imprevedibile, ma alla fine tutti i pezzi sono andati al loro posto e con un piccolo sforzo in più la vittoria è arrivata, è arrivata davanti agli occhi increduli del numeroso pubblico accorso e paziente sotto una forte pioggia battente che non ha mai dato tregua. Alla fine, sul podio, hanno preso posto anche l’Olanda, del leader mondiale Herlings, Coldenhoff e Van De Moosdijk, e la Gran Bretagna di Watson, Simpson e Mewse, tutti sul podio nell’ordine al fianco dell’Italia scelta dal C.T. Thomas Traversini, emozionato come mai. Coppa alzata al cielo con tanto di tricolore svolazzante. Un’annata vincente dello sport italiano che non si ferma, che ci ha abituati a vedere in tante occasioni, le vittorie più importanti per le nostre nazionali e per i nostri colori. AGIPRESS
