Cultura manageriale, assistenziale, delle buone prassi, del prendersi cura delle fragilità delle persone, cultura dell’innovazione.
AGIPRESS – MATERA – Una tre giorni di confronto e scambio sulle migliori esperienze internazionali nell’ambito dei servizi alla persona, con uno sguardo al futuro e su come l’innovazione debba intersecarsi al meglio con i delicati aspetti che contraddistinguono la relazione umana ed emotiva, specie per la cura e assistenza delle persone fragili e non autosufficienti. Se ne è parlato a fondo nel convegno internazionale dal titolo “Evoluzioni dei modelli di assistenza alla persona e integrazione socio sanitaria nel terzo millennio“, organizzato da ANSDIPP, associazione nazionale dei manager del sociale e del sociosanitario, che si è svolto a Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Oltre 200 manager mondiali esperti di welfare a livello nazionale e internazionale hanno fatto il punto sullo stato dell’arte e sul futuro del welfare. Esistono buone prassi ed esperienze d’eccellenza, ma molto resta da fare in Italia per colmare il gap con il resto dei paesi dell’Unione europea, specialmente in prospettiva di un aumento della domanda legata all’innalzamento dell’aspettativa di vita. “Abbiamo scelto di favorire un’occasione importante di confronto e valorizzazione delle buone prassi, per riflettere da ˜dentro’ sull’importanza della cultura manageriale e della qualità dell’offerta – ha spiegato il presidente di ANSDIPP Sergio Sgubin -. Non dimentichiamo che anche i servizi alla persona sono permeati di cultura: cultura manageriale, cultura assistenziale, cultura delle buone prassi, cultura del prendersi cura delle fragilità delle persone, cultura dell’innovazione. A Matera abbiamo attestato la nostra vera presenza nel tessuto nazionale, regionale ed europeo con le nostre idee, i nostri manager, i nostri responsabili. Per noi è fondamentale l‘umanizzazione dei servizi, le nuove tecnologie, le buone prassi, la cultura del far bene e della gestione del personale. Oltre agli esperti sono intervenuti anche il sindaco di Matera Raffaello De Ruggeri e il presidente della Fondazione Matera 2019 Salvatore Adduce. “Avremmo potuto chiederci perché ospitare un evento di questo tipo – ha spiegato Salvatore Adduce – poi riflettendo sull’etimologia e il senso profondo della parola “cultura” ci è apparsa chiara una verità fondamentale: voi siete un pezzo della grande cultura italiana, europea, degli esseri umani. Cosa c’è di più importante nella cultura che occuparsi degli altri”? Sono inoltre intervenuti il presidente European Ageing Network Jiri Horecky e il godwill Ambassador di Matera 2019 Alberto Giordano. Tra i relatori internazionali molti esperti dell’EAN “ European aging network in cui ANSDIPP è inserita. Tra questi, il presidente Jiri Horecky, e il vice presidente statutario Aad Koster, oltre a Dan Levitt, direttore esecutivo di Tabor Village. Sono state presentate testimonianze di players di gruppi nazionali e internazionali per promuovere il dialogo su riforme, servizi, cultura del territorio, assistenza e sostenibilità , tra cui Manlio Matera presidente AIMA Firenze che dopo aver commentato l’importante recente notizia sulla ricerca farmacologica che aprirebbe finalmente le porte alla prima terapia al mondo per ridurre il declino clinico della malattia di Alzheimer, ha presentato l’iniziativa Toscana “GPS Alzheimer”, stimolando la riflessione su quanto e in che modo l’innovazione debba intrecciarsi con la relazione umana per avere ricadute positive ed ‘umanamente’ efficaci per la cura e l’assistenza del malato di Alzheimer e la salvaguardia della sua famiglia.
Agipress