AGIPRESS – FIRENZE – Verso una mobilità sempre più sostenibile. Tra dubbi, perplessità e immancabili polemiche. Dallo scorso 1 settembre il comune di Firenze, introducendo il divieto di circolazione anche ai mezzi euro 5 diesel, ha dimostrato di voler puntare a ridurre l’impatto ambientale causato dai gas di scarico dei veicoli più inquinanti. L’area interessata da tale decisione è quella dei viali, da piazza Beccaria alla Fortezza da Basso. In tanti saranno costretti a cambiare auto in un momento economico certo non facile. Gli automobilisti sembrano essere gli unici a dover sborsare altri soldi per contribuire a combattere l˜inquinamento atmosferico, mentre i vecchi autobus e pullman continueranno per ora a circolare senza limitazioni. Intanto cresce la protesta contro un provvedimento secondo alcuni oppressivo nei confronti degli automobilisti, persone che hanno pagato cara la loro auto e che continuano a tirar fuori soldi per bolli, revisioni e costi di manutenzione.
Secondo Alberto Martini, rappresentante del gruppo “Aria nuova per Firenze” nato come pagina social che al momento ha oltre 3000 iscritti, “chi ha guadagnato miliardi vendendo auto inquinanti adesso deve farsi carico del problema”. E c’è chi, per venire incontro a chi non ha fatto in tempo a usufruire degli incentivi statali, si è inventato soluzioni alternative. Come ad esempio il rivenditore fiorentino multimarca di motocicli, Fani Motors che propone fino a 2500 euro di sconto sull’acquisto di un nuovo scooter o di una moto a patto di rottamare un mezzo a due ruote inquinante. Un’iniziativa volta a smaltire il traffico di auto a Firenze indirizzata a tutti coloro che amano le due ruote e che non possono permettersi una macchina elettrica. AGIPRESS
di Clarissa Vatti