Adottati provvedimenti contro adulterazioni e frodi.
AGIPRESS – Una notizia positiva per il miele europeo e italiano. La Commissione Agri del Parlamento Ue ha approvato all’unanimità il progetto di parere sulla revisione delle quattro “Direttive sulla prima colazione” che hanno valenza sulle produzioni europee di miele, succhi di frutta, confetture/marmellate/gelatine e latte conservato. Gli emendamenti di compromesso modificano la proposta della Commissione presentata il 21 aprile e sono stati accolti positivamente anche dalla Cogeca. Quanto approvato introduce modifiche per proteggere il settore del miele da adulterazioni e frodi, include nel testo finale l’indicazione obbligatoria delle percentuali di ciascuna origine e in ordine decrescente nelle miscele di miele. L’indicazione in etichetta della percentuale di tutti i singoli Paesi (sia Stati membri che Paesi terzi) è stata adottata con l’obiettivo di aumentare la trasparenza per i consumatori e combattere la concorrenza sleale derivante dall’adulterazione dei prodotti di miele importati. Una scelta positiva per la trasparenza. Tra gli aspetti della revisione approvata, «prevista anche l’inclusione di un sistema di tracciabilità blockchain per risalire all’intera filiera del miele. Cosଠcome l’eliminazione del miele filtrato e l’indicazione in etichetta del miele non riscaldato. Il tutto con l’obiettivo dello 0% di adulterazione nella catena del valore del miele entro il 2030».
“Una decisione assolutamente positiva per le finalità di trasparenza e contrasto delle frodi” – spiegano Legacoop Agroalimentare e Agci-Agrital – come auspicato nel documento dell’alleanza delle cooperative consegnato al sottosegretario Luigi D’Eramo. Come già rilevato, per la compiuta realizzazione i tali finalità , unanimemente condivise, sarà necessaria una riflessione che tenda a delineare metodi standardizzati e armonizzati, a beneficio delle aziende e delle autorità preposte ai controlli, in particolare quanto alle percentuali delle miscele di miele dichiarate in etichetta. Creando queste condizioni, si potranno concretamente conseguire, appunto, le alte e condivise finalità cui la Direttiva tende, attraverso procedure che poggino su basi tecniche eque, uniformi e precise. AGIPRESS