La denuncia: “Il Nuovo Piano toscano ri-punta ancora una volta sugli inceneritori. Su 9 previsti, ne conferma 7”
AGIPRESS – FIRENZE – “Ancora una volta non si è voluto dare un colpo al business che ruota attorno alla costruzione degli inceneritori con tutto ciò che questo comporta per la salute delle popolazioni e dell’ambiente”. Questo il commento della sezione fiorentina dell’associazione “Medicina Democratica” sul nuovo Piano Regionale dei Rifiuti 2013-2020 della Toscana.
“E’ assai deludente – si legge in una nota – che il Nuovo Piano ri-punti ancora una volta sugli inceneritori. Su 9 previsti, ne conferma 7. Avere un numero alto di impianti di incenerimento è sicuramente un elemento che favorisce l’accumulo progressivo di sostanze pericolose, anche a dosi infinitesimali, persistenti e bioaccumulabili, come il PU (Particolato Ultrasottile), le diossine ed i metalli pesanti. Risparmiando sul serio sugli impianti di incenerimento allora si che si sarebbe fatto davvero un salto di civiltà . Cosଠcome assumendo, sul serio, l’orizzonte culturale dei rifiuti zero, che vuol dire sopratutto zero inceneritori e zero discariche”.
“Le popolazioni – aggiunge Medicina Democratica – sono oggi sottoposte ad una pressione ambientale, che rende sempre più fragili i territori, e contribuisce a rendere sempre più precaria anche la salute delle presenti e future generazioni, per questo sarebbe doveroso applicare la prevenzione primaria, il principio di precauzione e la riduzione di impianti, facilmente sostituibili, come gli inceneritori”.
Agipress