AGIPRESS – “Con l’approvazione del disegno di legge che rende la maternità surrogata reato universale, la Gestazione per altri (Gpa) sarà punibile anche se un cittadino italiano vi ricorrerà in uno Stato in cui la pratica dell’utero in affitto è legale. È una materia che richiede riflessioni profonde e bilanciate. La Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.) ha sempre promosso un approccio etico e responsabile alla riproduzione assistita, incentrato sulla tutela della dignità della donna, della coppia e del nascituro. Occorre considerare le implicazioni umane, sociali e scientifiche, ma anche investire di più nella ricerca per sviluppare politiche che non solo prevengano abusi, ma che offrano possibilità concrete a chi vuole formare una famiglia. Mi auguro che il progresso scientifico sia accompagnato da un’evoluzione normativa in grado di affrontare le sfide del nostro tempo, mettendo al centro la persona”. Lo afferma Ermanno Greco, Presidente della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.).
“Non bisogna inoltre dimenticare – osserva Greco – che la maternità surrogata non è appannaggio solo di coppie omosessuali, ma rappresenta l’unica via per ottenere la gravidanza per quelle donne che hanno dovuto rimuovere l’utero per motivi oncologici. Pertanto, se da un lato si vieta questa opportunità, bisogna incrementare i fondi economici per il trapianto di utero, una tecnica che in Italia si può fare ad alto livello. Insomma, questa nuova legge non deve essere una ulteriore penalizzazione ai programmi di fecondazione assistita, procedura che offre altissime percentuali di successo, grazie a nuove tecnologie che sfruttano anche l’intelligenza artificiale, ma che ancora non viene opportunamente supportata dal nostro Servizio sanitario nazionale” conclude.
AGIPRESS