DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

10 Dicembre 2013

Manifestazioni che bloccano le città , ADUC: “I più penalizzati, gli utenti”

Presidente Aduc Donvito “Auspichiamo che disagi e conseguenze, per chi ha violato una qualche legge, siano sanzionati”

AGIPRESS – FIRENZE – “Dopo le manifestazioni che nei giorni scorsi hanno bloccato città come Genova e Firenze perchè i dipendenti del servizio pubblico di trasporto, violando le leggi di tutti, hanno ritenuto di cosଠfar intendere le loro ragioni alle rispettive controparti, in questi giorni è la volta del movimento dei forconi che sta coinvolgendo ben più luoghi rispetto a quelli dei dipendenti dei bus urbani. Auspichiamo che disagi e conseguenze, per chi ha violato una qualche legge, siano sanzionati”. Cosଠil presidente Aduc Vincenzo Donvito in una nota che pii aggiunge: “Resta pero’ un problema di fondo, i più penalizzati sono sempre gli utenti, cioè coloro che non sono certamente controparte di chi sta manifestando per una propria rivendicazione, e che, di conseguenza, diventano vittime: tutti coloro che non hanno potuto raggiungere la propria destinazione, o hanno potuto farlo con grandi ritardi, a causa di manifestazioni che, pur se talvolta vengono presentate come non fossero blocchi stradali veri e propri, di fatto lo diventano”.

“Un problema – continua – che è tale al di là dello specifico di questi giorni e che, puntualmente, ci fa sempre chiedere perchè per far conoscere le proprie ragioni, in molti o in pochi si sentono legittimati nel creare problemi ai più. Quale logica civile sottostà a chi, nell’era della comunicazione totale fruibile da molti, crede di attirare consensi alle proprie ragioni calpestando i diritti di altri, che sono anche i più? Un esempio che valga per tutti: bloccare una circonvallazione o un accesso alla città per dare risalto mediatico alle proprie ragioni… si è proprio convinti che non esistano altri metodi? Per esempio un serpentone lunghissimo di persone che, in fila indiana, meglio se sui marciapiedi, ognuno col proprio cartello e la propria bandiera, magari con riprese televisive dall’alto che rendano l’effetto mediatico dell’imponenza… non sarebbe un metodo migliore per attirare attenzione e simpatia da parte di coloro che oggi, invece, sono vittime obbligate? Se il nostro Paese, e i suoi cittadini, riusciranno ad assimilare una simile metodologia, a nostro avviso, forse sarebbe più facile affrontare e risolvere i problemi. E crediamo che questo valga anche -e soprattutto- se le controparti reali dei manifestanti usano i metodi più barbari, arroganti e infidi che il potere -usato in altrettanto modo- conferisce loro. Crediamo che anche la differenza faccia la qualità “.

Agipress

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